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Il Presidente cubano ha chiamato a difendere lo sviluppo culturale autentico che propizia una piattaforma emancipatrice per difendere la cubania e la politica culturale della Rivoluzione.
Un testo arricchito con l’apporto del popolo
Il Generale d’Esercito e Primo Segretario del Partito Comunista di Cuba, Raúl Castro Ruz, ha ricevuto i collaboratori che sono ritornati nell’Isola con l’ultimo volo proveniente dal Brasile, per dare loro il benvenuto e felicitarli per aver compiuto la loro missione
Cintio, sole del nostro mondo intellettuale, erudito, veggente, impegnato al massimo con la Rivoluzione Cubana, compie appena un secolo di vita, e si dispone a preservare la sua trascendenza.
La trasmissione si mantiene intensa in Guinea, Liberia y Sierra Leona e l’incidenza dei casi aumenta in Sierra Leone, ha specificato la OMS in un comunicato.
I ruolo della UJC nella prevenzione e la lotta contro le droghe, è stato discusso nel VI Plenum del Comitato Nazionale dell’Unione dei Giovani Comunisti, realizzato nella capitale alla metà di dicembre.
E per il suo protagonista principale, il compositore e chitarrista d’origine statunitense Pablo Menéndez si annuncia come una presentazione virtuale, e apre il cartellone del teatro Brava, di San Francisco, come «l’evento del mese».
La cantante cubana ottantenne Omara Portuondo si è esibita nel Lakewood Civic Auditorium, in Ohio, come parte del 85Tour per gli Stati Uniti, che l’ha portata di recente a Chicago, Nuova York e Washington.
Dobbiamo mettere le risorse nella produzione e toglierle dalle importazioni, ha detto Alejandro Gil, ministro di Economia e Pianificazione, nella conferenza magistrale con la quale ha inaugurato l’8º Congresso dell’Associazione Nazionale degli Economisti e dei Ragionieri di Cuba.
«So cosa significa venire a Cuba. Venire a Cuba in questi tempo è anche un fatto, io direi, di valore, che ha conseguenze. E per questo vi ringraziamo molto per stare qui con noi». Il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez ha detto queste parole a coloro che sono giunti da altre latitudini per far parte della giuria del Premio Casa de las Americas.
