
Nell’Aeroporto Internazionale José Martí de L’Avana si eseguono da alcuni anni vari progetti d’investimenti per migliorare le condizioni delle installazioni e offrire un servizio di maggior qualità ai passeggeri.
Uno dei progetti prossimo a entrare in servizio è l’ampliamento della sala degli arrivi del Terminal 3 che, come ha spiegato a Granma Aliesky Gaspar Rojas, coordinatore generale dell’Aeroporto, migliorerà il flusso degli arrivi, riducendo a meno di 45 minuti il tempo d’attesa dei passeggeri in corrispondenza con la norma internazionale.
La sua esecuzione ha necessitato importanti elementi tra i quali i problemi di finanziamento e altri associati all’arrivo della pandemia della COVID-19. Nonostante tutto negli ultimi due anni sonostati fatti dei passi avanti significativi.
Anche se in un primo momento si era disegnato il progetto per due Raggi X, il dirigente ha commentato che poi è stato incluso un terzo apparato per rendere più rapido il flusso dei bagagli nel nuovo scivolo installato che permetterà d’attendere un maggior numero di voli di grande stazza nel minor tempo possibile.
«Quando lo staff internazionale che ha sviluppato lo scivolo certificherà il suo funzionamento, saremo pronti per iniziare la sua posta in marcia, con l’apertura dell’ampliamento», ha precisato Gaspar Rojas.
Poi ha aggiunto che nell’altro spazio degli arrivi si lavora alla sostituzione delle mattonelle, un lavoro che si esegue all’alba quando c’è un flusso di passeggeri minore, per non disturbare le operazioni del terminal.
Gaspar Rojas ha precisato che il nuovo spazio ha necessitato i pannelli, il tetto, le strutture metalliche, gli infissi d’alliuminio, il pavimento, gli elementi dello scivolo e i tre Raggi X per l’uso della dogana, oltre al parcheggio e all’area socio-amministrativa degli elementi speciali.
Poi ha spiagato che un’altra facilità conilnuovosalone è che il trasporto dei bagagli “expedite o rush” (che viaggiano senza il paseggero) se realizzerà nell’installazione sino a giungere alla sala
di Lost and Found.
SOLUZIONI NEI SISTEMI DI CLIMA E APPRECCHI
Il Coordinatore Generale dell’Aeroporto ha riferito che, nel mese
d’agosto scorso si presentarono difficoltà nel Terminal 3, per cui s’installarono dieci apparecchi di climatizzazione tipo roof-top, che permettono un maggior flusso d’aria: quattro nel salone dell’ultima attesa, due nel salone d’immigrazione e altri quattro per lo spazio degli arrivi.
Poi ha aggiunto che nel processo degli investimenti s’incontra l’acquisto di due chillers nuovi e due torri di raffreddamento,
l’equipaggiamento che necessita la Terminal 3.
«I roof-top (pannelli solari)–ha precisato Gaspar Rojas– sono stati un’alternativa per ammortizzare la situazione dell’anno scorso e resteranno come un complemento al sistema di climatizzazione».
Sono in proceso d’acquisto le parti e i pezzi di ricambio degli scivoli , per realizzare la manutenzione e allungare il loro uso, di una parte dell’illuminazione per l’esterno, con alimentazione d’energia solare e lampade led per gli interni.
Nel 2021, con l’apertura dei voli dopo la COVID-19, si realizzò una riparazione a tutti i bagni dell’installazione, e si stanno eseguendo manutenzioni programmate per mantenere la qualità, ed è stato acquistato un gruppo elettrogeno per il blocco tecnico dell’acqua, con l’obiettivo di non interrompere il pompaggio in caso di danni.
Un altro investimento riguarda l’acquisto di quattro nuove scale meccaniche per il lobby e tre ascensori nuovi: due staranno nel salone d’immigrazione e uno da carico alla porta b-15.
UN TERMINAL CON SUPPORTO ENERGETICO
Gaspar Rojas ha spiegato che durante la contingenza energetica in cui è transitato il paese negli ultimi mesi del 2024 per gli eventi meteorologici e la sconnessione del Sistema Elettrico Nazionale,
l’Aeroporto de L’Avana ha continuato ad operare in forma normale e ha assicurato che conta con un supporto totale, per continuare le operazioni, che comprende tutti i sistemi: piste, terminali, torre di controllo e servizio del clima.
Ha specificato che, partendo dalle lacune sorte nelle contingenze,
si lavora a un progetto per creare un’isola di gruppi elettrogeni che garantisce il 100 % della domanda d’elettricità.
Inoltre, ha precisato, un progetto a lungo tempo riguarda l’ampliamento del Terminal 2.
«L’ idea concepita è che la struttura attuale resterà come uscita, e la nuova s’utilizzerà per gli arrivi, con l’ampliamento della piattaforma per più posizioni degli aerei e delle zone commerciali».






