OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE
Il popolo nella strada in una manifestazione d’appoggio alla Rivoluzione. Photo: Ricardo López Hevia

Miguel Díaz-Canel Bermúdez, primo segretario del Partito Comunista di Cuba e Presidente della Repubblica, ha denunciato nel suo account di Twitter che il prossimo, vergognoso e annunciato passo del macabro piano contra Cuba, è l’imposizione del Consiglio Permanente dell’Organizzazione degli Stati Americani (OSA).
«Lo spregevole ministero delle colonie yanquee è chiamato a giudicare il suo triste operato di lacchè», ha scritto il mandatario, che non ha smesso di denuniciare la crescente scalata di azioni guidate dal Governo degli USA per ottenere un consenso internazionale alle sue intenzioni di presentare il nostro paese nel mezzo di una situazione di scontro cruento tra compatrioti.
In un secondo tuit, sempre del  27 luglio, Díaz-Canel ha sostenuto: «La calunnia, la menzogna, le pressioni politiche da
posizioni di forza e l’odio si accompagnano con il discredito».
Poche ore prima, nella stessa giornata, il cancelliere cubano, Bruno Rodríguez, ratificando che la OSA è il vergognoso Ministero delle Colonie yanquee e monroista, che al servizio deglñi Stati Uniti  appoggi tentativi d’isolamento e interventi militari e colpi di Stato nella regione.
Giovedì 22, in una conferenza stampa offerta nella Cancelleria cubana ai media nazionali e stranieri accreditati nel paese, Bruno Rodríguez aveva già reso pubblica la condanna delle pressioni politiche ed economiche esercitate dal governo degli USA su terzi paesi con l’obiettivo di forzarli a realizzare dichiarazioni pubbliche che condannino Cuba.
In questa occasione il cancelliere  ha puntualizzato aspetti della dichiarazione congiunta fatta circolare dal Dipartimento di Stato della nazione del nord per far sì che i governi alleati si sommassero agli attacchi contro le azioni intraprese nell’Isola per ristabilire l’ordine dopo l’inizio dei disturbi del 11 di luglio.
«Qui non c’è stata nessuna azione di repressione contro il popolo cubano, così come non c’è stata un’esplosione sociale, nonostante le persistenti menzogne di alcuni media molto diffusi della stampa internazionale, situati soprattutto negli Stati Uniti e in Spagna e una profusione di calunnie, manipolazioni, falsità e trucchi di poco conto nelle reti digitali», ha affermato.
Come si è visto nelle manifestazioni di riaffermazione rivoluzionaria realizzate nelle ultime ore per condannare le posizioni d’ingerenza e per onorare i morti nelle azioni del 26 di  luglio del 1953 contro la
tirannia di Fulgencio Batista, le massime autorità politiche del Governo di Cuba contano con il sostegno e la maggioranza assoluta dei compatrioti per continuare  a denunciare i piani orchestrati con il proposito di screditare l’Isola dei Caraibi. (GM- Granma Int.)