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Il mandatario brasiliano, Jair Bolsonaro, che dopo aver ricevuto una pugnalata nella tappa finale della sua campagna elettorale non era più uscito dal paese nemmeno nei primi giorni da presidente, è volato al Forum Economico Mondiale di Davos,in Svizzera, per parlare, più che della situazione politica e sociale del suo paese, del Venezuela e attaccare questa nazione in una scena di odio nella quale ha incluso anche Cuba.
Ogni 8 dicembre si celebra una data che ha segnalato una rotta solidale di unità e di rispetto mutuo che si deve preservare.
Il 12 agosto del 2021, l’approvazione in Uruguay del presidente Luis Lacalle Pou era scesa al 47 % –otto punti meno dell’ultima misurazione – mentre la disapprovazione era passata dal 28 % al 32 %, secondo un’inchiesta che appare in un dispaccio dell’agenzia spagnola EFE.
È vergognoso sapere che questo è il Vertice al quale il Presidente degli Stati Uniti sta invitando la maggioranza dei governi latino americani e caraibici, eccetto tre dei paesi che hanno dimostrato di non sottomettersi ai loro disegni colonizzatori.
Almagro, oltre a svolgere il ruolo di buffone delle amministrazioni nordamericane, sta realizzando a fondo il piano yankee di dividere la comunità delle nazione latinoamericane e caraibiche.
Il Governo statunitense non permette una sanzione e nemmeno una critica contro il Governo israeliano
Cuba ha ribadito che la sua cooperazione con il Venezuela è e sarà invariabile e che nessuna minaccia farà cambiare la rotta del nostro popolo.
Essere bloccati continua ad essere il prezzo che paghiamo noi che ci dichiariamo liberi e sovrani.
La OSA, che digraziatamente esiste sempre e la sua funzione d’avanzata nei piani d’intervento statunitensi nella regione, costituisce il primo punto dell’agenda in qualsiasi scenario.
Il bombardamento di un obiettivo nella città libanese di Beirut, dove la mitraglia e i suoi droni hanno ucciso Saleh al Arouri, un alto dirigente di Hamás e fondatore della sua ala militare, le Brigate al Qassam, e altre persone, è stato un’azione israeliana senza precedenti.
