
In un nuovo capitolo tragico di violenza armata negli Stati Uniti, la Scuola Cattolica Anunciación, di Minneapolis, è stata scenario della più recente sparatoria che ha commosso la nazione, coincidendo con l’inizio del corso scolare.
Due bambini, di otto e dieci anni, hanno persola vita e 17 persone sono state ferite in un attacco venuto durante una messa, quando l’aggressore ha sparato dall’esterno attraverso le finestre. Poi, commesso il crimine, si è suicidato.
Il membro del Burò Politico del Comitato Centrale e cancelliere della Republica, Bruno Rodríguez Parrilla, saputa la notizia, ha inviato «sentite condoglianze al popolo degli USA».
L’assassino è stato identificato come Robin Westman, di 23 años, ex alunno della scuola. Brian O'Hara, capo della Polizía di Minneapolis, ha dichiarato ai media che «questa azione deliberata di violenza è solo una mostra di una crudeltà che va al di sopra di ogni comprensione. I nostri cuori sono rotti per tuti coloro che sono stati colpiti da questa tragedia», ha riferito l’agenzia Efe.
Le armi sono state acquistate legalmente e l’attaccante non aveva precedenti penali.. Il FBI investiga il caso come possibile terrorismo domestico.
Questo fatto si somma a un’estesa e dolorosa lista di sparatorie in centri scolari in questo paese, una violenza endemica radicata nella vita quotidiana degli statunitensi, prigionieri di una cultura delle armi esaltata dall’industria dell’intrattenimento.
Inoltre è un affare lucrativo del quale si beneficiano politici e mercanti senza scrupoli. Signori come il segretario di Stato, Marco Rubio, che occupa il settimo posto nella lista di dieci legislatori che ricevono donazioni al di sopra di 2 000 000 dall’ Associazione Nazionale del Rifle (NRA).
Dal massacro nella Scuola Primaria Robb di Uvalde, in Texas, nel 2022, nel quale morirono 21 persone, soprattutto bambini, all’incidente in Wilmer Hutchins High School, a Dallas, nell’aprile del 2025, queste tragedie mettono in risalto la necessità di affrontare il tema della vendita senza controllo delle armi da fuoco.
La sparatoria di Minneapolis non solo rivive il timore tra genitori, maestri e comunità, inoltre, coincidendo con l’inizio dell’anno scolastico pone in evidenza la vulnerabilità che affrontano i bambini, proprio quando tornano alle loro aule. Dovrebbe essere una priorità che queste tragedie siano un richiamo a un’azione immediata e sostenuta per garantire che le scuole siano spazi sicuri, liberi dalla violenza armata, nei quali prevalgano l’educazione e la speranza al disopra della paura e della perdita. (GM/ Granma Int.)