OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE
Milei, allineato incondizionalmente con la politica d’Israele e degli Stati Uniti, si è riferito al Primo Ministro israeliano come al «mio carissimo amico». Foto: Sito della Presidenza dell’Argentina

Una delle maggiori offese alla  cultura occidentale l’ha espressa il presidente argentino, Javier Milei.
«Israele sta salvando la cultura occidentale», nella cornice del suo attacco  massivo non provocato contro l’Iran.  Lo ha affermato così  in un’ intervista recente concessa al quotidiano  argentino La Nación. Bombardamenti su Gaza, per i quali sono già morti più di  50 000
Palestinesi , in maggioranza bambini; missili contro il Líbano, Siria e Yemen, e ora una guerra contro la Repubblica Islamica dell’Iran, ingrossano il più recente avallo aggressore dello Stato sionista, autore di un genocidio in pieno secolo XXI.
Il governo di Benjamín Netanyahu è, per Milei, «il sostento del sistema capitalista e di lotta conto la sinistra mondiale. 
«Israele ci ha già salvato in Iraq nel 1981, ci ha salvato dalla Siria nel 2007; e ora lo stà facendo di nuovo. Israel, diciamo, sta salvando la cultura occidental», ha assicurato Milei.
« Israele viene attaccato dai teocratici perchè lo vogliono far sparire , e lo attacca la sinistra  basicamente, perchè Israele, nel fondo, costituisce la base del sistema capitalista, la base morale del capitalismo nella cultura ebreo-cristiana», ha teorizzato il mandatario,  come riporta l’agenzia efe.
In un gesto, quasi similare a quello del  «suo specchio», Donald Trump, Milei,
allineato senza  condizioni con la politica d’Israele e degli Stati Uniti, si è riferito al Primo Ministro come al «mio carissimo  amico, Binyamin Bibi  Netanyahu», e ha assicurato che «l’Iran  è una teocracza che vuole sterminare  l’unica democrazia libera del Medio Oriente».
Inoltre, nella follia personale che lo identifica, è giunto ad assicurare che rispetto a quello che succede a Gaza, «la comunità internazionale ha invertito la categoria di vittima e carnefice»; ossia i palestinesi - 50 000 sono morti sotto le mitragliatrici israeliane, sono i carnefici, e l’esercito sionista la vittima. 
In una delle sue visite a Tel Aviv, Milei, come Netanyahu non hanno risparmiato  elogi mutui, presentandosi come «garanti del mondo libero». 
Il mandatario argentino ha assicurato che «Israele è il nostro socio strategico più  importante, assieme agli Stati Uniti».
Milei, ancora una volta non ci sorprende con la sua «scoperta» sul Governo genocida di Israele, come la «salvezza della cultura occidentale». (GM/Granma Int.)