OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE
Foto: Illustrazione di Michel Moro 

Chiunque sta al tanto di quello che succede nel mondo, potrebbe pensare che buona parte del pianeta è governata da una squadra di squilibrati vicini, per il loro coefficiente intellettuale, agli invertebrati, chiedendo scusa ai  platelminti, anellidi, polipi e altri.
C’è qualcosa di questo senza dubbio, ma il tema è molto più grave.
I paladini di questi soggetti malati d’ambizione guidano un paese che possiede arsenali illimitati di armi di sterminio di massa e una sete di dominio insaziabile.
Non è necessario chiarire a chi ci riferiamo.
La Casa Bianca che è coinvolta in almeno una decina di conflitti, è
l’agente destabilizzante numero uno di varie regioni del mondo, e
maneggia con leggerezza i fili dell’entropia.
«Eletti dalla Provvidenza», per realizzare i loro obiettivi di dominio,
applicano terapie di shock che gli permettono di creare stati
d’ingovernabilità che giustifichino l’azione diretta delle loro forze armate, sempre come liberatrici o dietro il manto dell’«aiuto umanitario».
Altre volte agiscono al posto loro gli alleati e i lacchè che per questo contano con eserciti e forze di sicurezza al loro servizio, educate, addestrate e armate dallo Zio Sam.
Colpiscono diversi scenari a corto, medio e lungo tempo, mediante l’uso di strumenti non convenzionali di provata efficacia per creare il caos, tra questi la guerra economica, la promozione del narcotraffico, il paramilitarismo, i gruppi di delinquenti, le campagne mediatiche …
Operano con politici, funzionari, imprenditori, accademici formati a
misura dei loro progetti di dominio, mentre una nueva «sinistra buona», che risponde al capitalismo, con una fedeltà e un’efficacia mai vista prima fa il suo lavoro.
Nel  caso dell’America Latina e dei Caraibi, va considerato il ruolo che svolgono nei piani di  Washington il lawfare e le ONG al servizio della comunità d’intelligenza.
La strategia dei servizi speciali statunitensi opera per togliere legittimità, come uno degli assi centrali, ai movimenti giovanili e studenteschi trasformandoli in Organizzazioni non Governative (ONG), amministratrici di risorse per la sedizione.
Costruiscono leaders mediante piani di borse di studio, corsi di guida e accordi di scambio accademico che sono inseriti nella super-struttura dei loro paesi d’origine come «sementi» pronte per schiudersi nel momento preciso.
Non è meno importante illavoro che relizzano nei piani ideologico, simbolico e culturale. Ci «vendono» un capitalismo con glamur, assimilabile per l’uomo frivolo, questo essere che, in poltrona nella sua casa, condanna rabbioso i «maledetti» rossi di turno, colpevoli, secondo la sua convinzione, della sua vita miserabile e fosse poco non possono fermare il carosello del consumo in cui hanno convertito il mondo, una giostra che gira sempre più veloce senza controllo condotta da una sorta di «nave dei matti» che non sa dove si dirige.
Inoltre, come corrisponde alla sua condizione di kamikaze, distruggono la loro casa, dove abitano.
Capiamo che necessitano il disordine, non lo possono evitare.
L’obiettivo è far sì che non resti più niente oltre al caos, anche se al finale vi  affonderanno. (GM/Granma Int.)