Nello spinoso cammino delle relazioni internazionali risultano poco etiche alcune dichiarazioni di leaders europei, in questo caso di Josep Borrell, capo della diplomazia nella UE , che ha definito pochi giorni fa «l’Europa come un giardino e il resto del mondo come una jungla», e che ora osa rivendicare «valori» come la colonizzazione e la conquista in America.
Un comunicato dell’agenzia RT riferisce che durante una riunione con parlamentari latinoamericani, Borrell ha fatto un insolito discorso pro colonizzazione e conquista, in un mondo che «vive una tormenta perfetta che, a suo giudizio, deve ricalibrare la bussola strategica con piena coscienza storica».
«Per navigare in questa tormenta non servono più nè le rotte nè le mappe del passato, ma come gli scopritori e i conquistatori dobbiamo inventare un nuovo Mondo», ha sostenuto il dirigente europeo.
Queste raccomandazioni le ha fatte nell’Assemblea Parlamentare Europea-Latinoamericana (Eurolat), che riunisce 150 parlamentari delle due regioni.
RT segnala che non è la prima volta che il politico usa queste riunioni per difendere idee euro centriste, razziste e discriminatorie.
«La giungla ha una forte capacità di crescita e il muro non sarà mai abbastanza alto per proteggere il giardino», sono state le parole del dirigente europeo, che hanno provocato una forte condanna della comunità internazionale.
Sommiamo a tali attitudini l’interesse a cui si afferra il Capo della diplomazia dell’Unione Europea d’ampliare l’invio di armi in Ucraina, aggiungere nuove sanzioni contro la Russia e in questa forma coinvolgere tutta l’Europa nel conflitto con quest’ultimo paese, in accordo con il modo d’agire del Governo degli Stati Uniti. (GM – Granma Int.).