
Il ministro delle Relazioni Estere della Repubblica di Cuba, Bruno Rodríguez Parrilla, è arrivato nella notte di sabato 19 a Nuova York, per partecipare alla votazione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite contro il blocco, posticipata dall’anno scorso per i limiti imposti dalla COVID-19, ha informato la web della cancelleria cubana.
Per più di 25 anni la comunità internazionale ha espresso una forte condanna al blocco imposto dagli Stati Uniti a Cuba, definendolo una violazione flagrante del Diritto Internazionale, della Carta delle Nazioni Unite e il principale ostacolo allo sviluppo della nazione dei Caraibi, segnala il comunicato.
Mercoledì 23 giugno Cuba presenterà nelle Nazioni Unite la relazione «Necessità di porre fine al blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti d’America contro Cuba»
«Confidiamo sull’appoggio della comunità internazionale per far finire questa politica disumana, che viola la Carta della ONU», ha pubblicato il cancelliere nel suo account di Twitter da quando si è saputa la data della presentazione nella ONU.
Inoltre ha denunciato che le 242 misure imposte dall’ex presidente Donald Trump durante il suo mandato sono ancora intatte, con quella che pone il nome dell’Isola caraibica nell’arbitraria lista del Dipartimento di Stato con paesi che presumono siano patrocinatori del terrorismo.
La relazione cubana per la ONU segnala anche che l’applicazione di questa politica genocida durante sei decenni ha provocato danni di 144 41,4 milioni di dollari. «Considerando la svalutazione del dollaro contro il valore dell’oro nel mercato internazionale, il blocco ha provocato danni quantificabili per più di un bilione 98,8 milioni di dollari».
Il testo segnala che Cuba non ha potuto comprare ventilatori polmonari, mascherine, kit per diagnosi, occhiali protettori, reagenti e altri prodotti necessari per le cure dei malati di COVID 19.
«La disponibilità di queste risorse può segnare la distanza tra la vita e la morte per i pazienti positivi al virus, così come per il personale della salute che li assiste». (GM – Granma Int.)





