OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE
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Che nessuno pensi che Donald Trump aveva lasciato l’etica nella Casa Bianca durante il primo dibattito televisivo con il suo concorrente Joe Biden, perchè in realtà non la conosce, anche se gli possono avanzare molti milioni di dollari come primo “merito” di chi si propone d’occupare la sedia presidenziale.

L’incontro della notte di martedì 29 settembre ha avuto molte lacune e mi azzardo ad assicurare che una tra le più importanti era un comportamento almeno adeguato per chi è presidente di un paese o pretende d’esserlo.

Lo show ha mostrato un Trump, che secondo il The New York Times, «dalla campana d’apertura, è uscito come un attaccante, parlando al di sopra di Biden in quello che sembrava quasi un disastro premeditato: trascinare in una gara di lancio di fango l’ex vice presidente che si è presentato come uno statista che promette di restaurare l’anima degli Stati Uniti».

Quando si osservano questi vergognosi meccanismi per captare voti, ci rendiamo contro di come questa società e il suo governo patiscono una malattia grave, così come lo rappresentano Trump, Pompeo e altri figuri con i loro annunci quotidiani, per come perseguitano ogni azione legale di Cuba nelle sue relazioni economiche e finanziarie internazionali, come attaccano i medici cubani che realizzano la più degna delle missioni di solidarietà, bloccano e derubano patrimoni venezuelani nelle banche straniere o dichiarano una vera guerra contro la Cina, paese che incolpano della drammatica situazione che vivono gli USA per il pessimo maneggio di Trump in relazione alla pandemia.

È inconcepibile che questo signore possa essere presidente e inoltre volgi ala rielezione.

Lo stesso governante ripugnante ed egocentrico che ha realizzato un presunto dialogo nel quale non ha lasciato parlare Biden e ha insultato il moderatore Chris Wallace,  il giorno prima era in prima pagina per la frode di non aver dichiarato né pagato tutte le imposte negli ultimi 20 anni, così come mostra una lunga investigazione del giornale citato.

Per alcuni specialisti, non ci sono stati vincitori nel dibattito e avvertono che Trump ha scatenato il caos, e facendolo non solo ha mostrato una ferocia e una disperazione inusitate in un incontro di questa natura, ma anche dopo una sfilza di menzogne, insulti e distorsioni, si è mostrato incapace di rispondere all’altezza sue questioni imprescindibili per la nazione statunitense, come ha riportato Yahoo Noticias.   

Nemmeno Biden ha spiccato per le sue spiegazioni e staremo a vedere se i suoi messaggi e le sue risposte a un avversario sfrenato sono stati efficaci. Inoltre, in alcune opportunità, ha optato per dirigersi al pubblico per non sentirsi coinvolto nell’aggressione di Trump generalmente volgare e senza etica.

Secondo il Times, la viscerale avversione di Biden verso Trump è stata evidente dallo schermo. Gli ha detto di tacere. Lo ha chiamato pagliaccio e bugiardo. Lo ha etichettato come razzista.

«Sei il peggiore presidente che hanno avuto gli Stati Uniti», ha detto in un momento.

Il democratico ha indirizzato i suoi dardi contro il pessimo maneggio della pandemia da parte di Trump, la conseguente recessione economica e tutte le componenti che derivano, tra l’altro.

Il mandatario è andato più in là, quando più tardi ha rifiutato di dire che accetterà i risultati delle elezioni e si è rifiutato di dire ai suoi elettori di mantenere la calma evitando disturbi civili.

Insomma è stato il primo dibattito televisivo precedente le elezioni del 3 novembre tra i principali candidati.

Questo ottobre che comincia, sicuramente permetterà di vedere altri «incontri stravaganti» o shows di cattiva fattura, come questo primo “dibattito”, dopo il quale, a proposito del caricaturesco disordine provocato dai protagonisti, ha provocato che la commissione incaricata dei dibattiti presidenziali negli Stati Uniti annuncerà che ci saranno cambi nel formato per le sessioni che restano con il fine di «assicurare una discussione più ordinata dei temi». (GM- Granma)