OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE
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Nessun curriculum sul voto di un paese nel gruppo  mondiale  dell’Organizzazione delle Nazioni Unite ha un record di posizioni abiette tanto esteso come quello degli Stati Uniti.
Un solo esempio: sono già 28 le occasioni in cui si sono opposti al reclamo del mondo che esige l’eliminazione del blocco genocida contro Cuba.
Questa cifra rinforza il cumulo dei negoziati posti dal concilio universale su topici distinti con interesse per l’umanità.
L’ultima vile azione dell’impero del nord  nell’Assemblea Generale della Onu è stata non riconoscere che l’assoluta maggioranza dei paesi ha sostenuto venerdì 11  una risoluzione intitolata “Risposta integrale e coordinata alla pandemia della Covid 19”, che stabilisce una rotta multinazionale di azioni contro una delle maggiori sfide della storia.  
Hanno votato  a favore  169 paesi, e solo gli USA e Israele l’hanno respinta, mentre Ucraina e Ungheria si sono astenuti.
La risoluzione conteneva, come valore aggiunto, un emendamento presentato da Cuba che esorta i paesi ad opporsi alle sanzioni economiche, finanziarie o commerciali unilaterali, che ovviamente rispondono agli interessi egoistici e prepotenti di coloro che hanno trasformato il ricatto economico nel principio della loro politica estera.
Nessuno è sorpreso dalla posizione di  Washington, il  cui Governo, lo stesso che nega il finanziamento all’Organizzazione Mondiale della Salute, che applica sanzioni unilaterali contro Iran, Cuba, Venezuela e altri paesi nel mezzo di una situazione d’emergenza mondiale, accumula migliaia di morti nella sua stessa nazionale.
Come ci possiamo aspettare una reazione favorevole a una proposta per la vita della gente, al di là delle sue frontiere? ( GM – Granma Int.)