OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE
Leaders mondiali riuniti nel 25º vértice del Clima a Madrid , dal 2 al 13 dicembre. Photo: Reuters

«Diminuiscono i boschi si avvelena l’aria e s’inquinano i fiumi. Muoiono infinite specie di piante e animali. S’impoveriscono i suoli. Si estendono antiche e nuove epidemie, mentre cresce la popolazione moltiplicando le legioni dei diseredati».

Questa frase sembra tolta da una rivista scientifica del 2019 e invece no: la disse nel 1995 Fidel Castro, lo statista che prevedeva tutti i problemi che portavano con sé il cambio climatico e le azioni senza controllo dell’uomo.

Oggi, quando il danno è quasi irreparabile, il principale obiettivo dei governi è presentare proposte per cercare di mantenere il pianeta in salvo con questo inquinamento generato.

Con questa premessa è stato inaugurato, lunedì 3 dicembre, il Vertice Annuale del Clima (cop25) che terminerà venerdì 13.

Nell’incontro al quale partecipano circa 25000 persone, si cercherà il consenso per affrontare le sfide del cambio climatico, e le vie per concretare pienamente l’Accordo di Parigi.

Questo incontro deve porre le basi per una nuova fase d’azioni rispetto al cambio climatico e per questo partecipano 50 capi di Stato.

Anche se le azioni si dovevano realizzare molto tempo fa, quando era ancora possibile invertire i danni che aggrediscono il pianeta Terra, incontri come questi danno la possibilità d’incontrare nuove luci per una miglior convivenza tra l’uomo e la natura.

Un esempio è la lettera inviata dal presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, a partecipanti al Vertice in cui ha spiegato che «non ci può essere giustizia climatica senza giustizia sociale».

Fidel Castro per questo, spiegò nel 1977 che problemi come l’alimentazione, l’inquinamento, la scarsità di risorse naturali, non si poteva nemmeno cominciare a risolverli senza un vero clima di pace nel mondo.

Lunedì 3, il Cile ha ricevuto la presidenza della Conferenza delle Parti sul Cambio Climatico e ora ha nelle sue mani, con il resto dei paesi del mondo, l’impegno di raddoppiare la lotta contro il cambio climatico.

Ma, come ha detto lo stesso Segretario Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, António Guterres, «Quello che manca è la volontà politica». ( GM – Granma Int.)