OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE
Anche se nè la OSA nè la Commissione dei Diritti Umani della ONU si pronunciano contro questi terribili fatti, il popolo cileno continua a invadere le strade e le piazze. Photo:* El Tiempo

In Cile, paese «modello» di neoliberalismo, sono più di 200 le persone –giovani in maggioranza, che hanno perso uno o i due occhi per le pallottole di gomma con bossolo metallico sparate dai carabinieri per reprimere le manifestazioni.

Anche se nè la OSA nè la Commissione dei Diritti Umani della ONU si pronunciano contro questi terribili fatti, il popolo cileno continua a invadere le strade e le piazze, mentre il presidente Sebastián Piñera cerca d’applicare misure cosmetiche senza toccare le basi del modello imperante.

In Ecuador, la nazione del «centro del mondo», dove grazie alla solidarietà cubana sono state operate agli occhi circa 189.000 persone, alle quali è stata restituita – o migliorata - la visione, ora migliaia di cittadini sono abbandonati e non possono più ricevere questi servizi medici, perchè il loro Governo ha scommesso sul neoliberalismo più cieco.

Gli ultimi 382 professionisti della salute che lavoravano in 23 delle 24 province dell’Ecuador, sono già tornati nell’Isola della resistenza e la solidarietà.

Sono stati 27 anni d’appoggio con 6.8 milioni di visite realizzate da 3.565 professionisti della salute cubani, che hanno realizzato 212.360 operazioni chirurgiche, 3548 parti e hanno applicato 100 084 dosi di vaccini.

Un fatto che ha posto in evidenza quanto è umana l’attenzione medica offerta dall’Isola, è stata la Missione Solidale Manuela Espejo, incaricata di realizzare uno studio psicosociale, pedagógico e clinico-genetico delle persone con invalidità in tutto l’Ecuador, dove sono stati assistiti 825.576 ecuadoriani.

Sono state realizzate 35.257 investigazioni da specialisti in Neurofisiologia e Otorrino Laringoiatria, a 21.062 pazienti sottoposti a studi di genetica clinica.

Sono verità che il neoliberalismo cerca di nascondere, ma che i popoli s’incaricheranno di rendere visibili.

Nel caso della Bolivia, gli spari contro la popolazione da parte della polizia e dei militari non sono stati fatti con pallini, ma con pallottole di tipo reale e una repressione estrema simile alla cilena.

In questa terra, dopo il colpo di Stato contro Evo Morales, è stato impiantato un governo con autorità salite alla luce grazie all’appoggio militare e il totale appoggio di istituzioni come la OSA – che ha partecipato attivamente al colpo – e il sempre presente Governo degli Stati Uniti.

Contro il personale medico cubano che là offriva salute e amore, sono state realizzate azioni di violenza, arresti illegali e una campagna d’infamie per cercare di screditare una così nobile missione.

I nostri medici, le infermiere e il resto del personale della salute, obbligati ad abbandonare la Bolivia e contenti di stare in Patria, si sentono tristi per le migliaia di boliviani che attendono inutilmente la loro assistenza, in una visita già fissata, o un’operazione pianificata, chissà forse per ridare la vista a coloro che il capitalismo e il neoliberalismo acceca. ( GM – Granma Int.)