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I paesi con armi nucleari attualmente possiedono 13.865 ogive nucleari, informa RT. Photo: Radio Cubana

La minaccia di una guerra nucleare s’intensifica, nel più crudo stile della guerra fredda. Mosca ha reiterato che gli Stati Uniti sono tornati indietro di latri 60 anni soprattutto dopo il loro abbandono del Trattato d proibizione completa dei Saggi Nucleari (TPCEN) e del Trattato delle Forze Nucleari di Portata Intermedia (INF).

Il direttore aggiunto alla Stampa della Cancelleria Russa, Artiom Kozhin, aveva già avvisato che dopo le misure di Washington contro gli organismi e i trattati che limitano la produzione e lo sviluppo delle armi nucleari,«il mondo ora è meno sicuro, precisamente in una congiuntura di maggiori tensioni tre le potenze mondiali».

Il viceministro russo ai Temi Esteri, Serguéi Riabkov ha detto anche che il suo paese si deve aspettare comunque «il peggio dei casi» e che la situazione nella regione «non solamente peggiorerà, ma si aggraverà».

Poi ha precisato che Mosca condanna energicamente la guerra e utilizza il suo arsenale solo come mero strumento de dissuasione, garanzia della sua sicurezza nazionale e della pace e stabilità in Europa; per questo coopera con la NATO.

Nel marzo scorso il primo ministro della Russia, Dimitry Medvédev, ha invitato gli Stati Uniti a ritirare e smantellare le loro armi e i loro apparati nucleari dai paesi europei della NATO come sollievo per il mondo, ed ha accusato

Washington d’esacerbare le tensioni.

Per il presidente russo Vladimir Putin, «le tensioni non sono una ragione per aumentare il confronto ai livelli della crisi dei missili degli anni ‘60» e, in qualsiasi caso, questo non è quello che vuole il suo paese.

Poi ha lamentato che a Washington non esista la volontà dell’avvicinamento che loro hanno favorito.

Anche se la Casa Bianca, il Pentagono e la NATO pretendono di far vedere a Mosca che nè gli USA né i loro alleati pianificano o intendono piazzare altri missili in Europa, la Russia ha detto che si osserva un’attività senza precedenti attorno alle sue frontiere, nel momento in cui il Dipartimento della Difesa statunitense ha annunciato che darà 250 milioni di dollari all’Ucraina per l’addestramento, l’equipaggiamento e la consulenza addizionale alle Forze Armate di questo paese.

 Il recentemente eletto presidente dell’Ucraina Vladimir Zelensky ha detto che potrebbe sedersi a negoziare con Mosca sul conflitto allargato tra i due paesi, ma prima vuole rinforzare i suoi vincoli con la NATO e il suo potere militare.

Mentre, l’Unione Europea prolunga per altri sei mesi le sanzioni economiche imposte alla Russia dal 2014, gli USA rinforzano la loro presenza militare in Polonia e rifiutano di prorogare il Trattato di Riduzione delle Armi Strategiche, allarmando sempre più la comunità internazionale e ricevendo forti critiche da Mosca e da Pechino. ( GM – Granma Int.)