OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE
Monte Sacro. Photo: Capote, Raúl Antonio

«Hanno tentato di distruggere il monumento a Simón Bolívar a Monte Sacro»: è corsa così la notizia per la città di Roma, giovedì 16 maggio.

Il sacro luogo del giuramento è stato oltraggiato da gente senz’anima ed ora noi ci dirigiamo là.

Il luogo ci ha scosso. Quando siamo giunti abbiamo incontrato, tirato nel prato come uno che riposa dopo un combattimento, il busto del Libertador.

Le pietre della base erano sparse, come scalzate da un fulmine, sparse al suolo, ma il busto gagliardo si mantiene nuovamente in piedi, la testa eretta e lo sguardo fermo.

In questo luogo, il 15 agosto del 1805, Bolívar giurò: «Non darò pace al mio braccio, nè riposo alla mia anima sino a che non avrò rotto le catene che ci opprimono per volontà del potere spagnolo».

Compagni del gruppo Italia-Venezuela Bolivariana e dell’Associazione d’Amicizia Italia-Cuba si sono dati appuntamento nel pomeriggio di giovedì scorso a Monte Sacro dove rapidamente è stato organizzata una breve manifestazione ed è stato ricollocato il monumento.

Con noi, i funzionari della sede diplomática del Venezuela in Italia, guidati dall’ ambasciatore Julian Isaias Rodríguez Díaz e dalla ministro consigliera dell’ Ambasciata, Maria Elena Uzzo.

In una dichiarazione esclusiva per Granma, Rodríguez Díaz ha commentato: «Si tratta di un’azione smile ad altre avvenute in vari luoghi del mondo contro i simboli delle rivoluzioni ed è possibile che sia opera di un gruppo neofascista dei tanti che alzano la testa, persone capaci d’agire con odio e violenza, partendo dall’ignoranza più assoluta, mossi dal desiderio di fare un danno senza senso».

Il monumento era stato inaugurato da Hugo Chávez Frías e dal presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi, il 15 agosto del 2005.

Nel tardo pomeriggio del 16 maggio, il busto era di nuovo al suo posto.

Mani amiche aiutano a far sì che si mantenga come simbolo di lotta senza riposo. E allora scendiamo insieme da uno dei sette colli di Roma, Monte Sacro, dove sembra che il giuramento del Libertador si rinnova.( GM – Granma Int.)