
Con la nomina di John Bolton come suo assessore alla Sicurezza Nazionale, il presidente Donald Trump fa entrare nella sua amministrazione una delle figure più controvertite e radicali della politica nordamericana, con un passato molto oscuro in relazione a Cuba e l’America Latina.
Bolton sostituisce il generale H. R. McMaster e diventerà il terzo assessore dell’area di sicurezza che sfila per la Casa Bianca dalla presa del potere dei repubblicani.
«Mi compiace annunciare che a partire dal 9 aprile l’ambasciatore John Bolton sarà il mio nuovo Assessore alla Sicurezza Nazionale. Sono molto grato per il suo servizio al generale H. R. McMaster, che ha svolto un lavoro eccellente e che sarà sempre mio amico», ha annunciato Trump in Twitter.
Bolton era stato vice segretario di Stato e poi ambasciatore presso la ONU nel governo di George W. Bush. Nei due incarichi avevano spiccato la sua posizione ultra conservatrice e la sua aggressività contro paesi sovrani.
Era anche uno d coloro che avevano assicurato l’esistenza di armi di distruzione di massa in Iraq, fatto che condusse Washington nel 2003 ad una guerra che costò migliaia di milioni di dollari e che ha lasciato un cifra di morti che alcuni calcolano al di sopra del milione di persone, soprattutto tra la popolazione locale.
Il nuovo assessore ha stretti vincoli con la Heritage Foundation, un “carro armato pensante” che si dedica alla promozione e diffusione delle idee più irrazionali del pensiero politico conservatore nordamericano.
La sua elezione ha fatto scattare gli allarmi tra le personalità politiche, come il senatore democratico per il Maryland, Chris Van Hollen.
«Trump ha nominato Bolton –un uomo con una carriera di guerra– per il posto più importante della sicurezza nazionale nella Casa Bianca. È di quelli che appoggiarono la guerra del 2003 contro l’Iraq, appoggiò il bombardamento in Iran, di attaccare preventivamente la Corea del Nord e sferrare la guerra contro Cuba»ha segnalato il senatore.
«Gli Stati Uniti non vogliono altre guerre».
Tra i pochi che si sono rallegrati per la sua nomina, c’è stato il senatore per la Florida, Marco Rubio, che ha lodato nella rete sociale Twitter la posizione radicale di Bolton sull’America Latina.
IL GIORNO CHE BOLTON SOGNÒ LE ARMI BIOLOGICHE IN CUBA
I vincoli di questo personaggio con la destra più reazionaria d’origine cubana della Florida sono noti, così come la lista delle provocazioni e delle aggressioni contro l’Isola.
La più famosa pazzia contro Cuba è stata un discorso del 2002, nel quale dichiarava che L’Avana era parte “dell’Asse del Male”, il gruppo di paesi che potevano essere bombardati in qualsiasi momento dal governo di Bush.
L’allora vice segretario di Stato per il controllo delle armi e della sicurezza internazionale aveva accusato il governo cubano di possedere almeno un programma per lo sviluppo di armi biologiche di distruzione di massa.
In mezzo agli attacchi isterici successivi agli attentati del 11 settembre contro le Torri Gemelle, le parole di Bolton nella sede della Heritage Foundation erano poco meno di una dichiarazione di guerra.
Il successo della biotecnologia cubana che aveva creato vaccini e trattamenti modernissimi a livello dei paesi più sviluppati del mondo veniva usato per giustificare una possibile aggressione.
Bolton aveva anche accusato l’Isola di condividere le sue conoscenze con terzi paesi.
Mediante una dichiarazione ufficiale il Comandante in Capo, Fidel Castro, definì «menzogne e inganni» le dichiarazioni del vice segretario.
«Se uno scienziato cubano appartenente a una qualsiasi delle nostre istituzioni biotecnologiche avesse cooperato in qualsiasi paese allo sviluppo di armi biologiche o avesse tentato di crearle di propria iniziativa, sarebbe stato immediatamente processato per l’azione di tradimento al paese», aveva assicurato Fidel allora.
DOVE SONO LE ARMI BIOLOGICHE CUBANE?
Circa 16 anni dopo la denuncia infondata di Bolton, sulla quale non si presentò alcuna prova, le uniche armi biologiche che esistono in Cuba sono quelle disegnate per curare le malattie.
Gli stessi statunitensi sono oggi al punto di ricevere il beneficio di medicinali unici creati nell’Isola per trattare malattie come l’ulcera del piede diabetico e il cancro dei polmoni.
Varie istituzioni nordamericane e politiche di questo paese hanno espresso il loro interesse per mantenere gli scambi con il settore scientifico e biotecnologico che è all’avanguardia tra le nazioni più sviluppate.
Nonostante il blocco statunitense la più grande delle Antille ha creato diverse vaccinazioni uniche contro diversi tipi di cancro, così come trattamenti dell’ultima generazione nel campo degli anticorpi monoclonali.
La nomina di Bolton avviene nel momento in cui le relazioni bilaterali tra Cuba e gli Stati Uniti mostrano evidenti segni di marcia indietro, anche se la stragrande maggioranza del popolo nordamericano vuole migliorare i vincoli.
Inoltre giunge nel mezzo di una nuova campagna contro Cuba nella quale sono stati usati pretesti e prove senza evidenze scientifiche per giustificare misure unilaterali che danneggiano centinaia di migliaia di persone in uno e l’altro lato dello stretto della Florida e ostacolano lo scambio in temi d’interesse reciproco. ( GM – Granma int.)