
BÁVARO, Repubblica Dominicana - La Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (CELAC) ha iniziato ieri, martedì 24, il suo V Vertice con un minuto di silenzio in onore di Fidel, che è stato precursore della Celac e che ha sempre creduto fermamente, per tutta la sua vita, in un’America Latina unita, sulla via del progresso.
Il mandatario dominicano Danilo Medina lo ha detto durante la cerimonia d’inaugurazione del segmento d’alto livello dei capi di Stato e di Governo alla quale ha partecipato il Generale d’ Esercito Raúl Castro Ruz, Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri.
“La CELAC ha una grande responsabilità: quella di vegliare sempre sugli interessi dei nostri popoli” ha detto il Presidente della Repubblica
Dominicana.
“ Questo non è tempo per isolarci e andare indietro, ma per approfondire i nostri vincoli e avanzare. È urgente la ricerca di soluzioni latinoamericane e caraibiche ai problemi latinoamericani e caraibici”, ha puntualizzato.
Poi ha ricordato José Martí, perche ricordarlo è imprescindibile quando si parla di Nuestra America.
“I popoli che non si conoscono dovranno conoscersi in fretta come coloro che vanno a combattere insieme”, ha detto, citando un pensiero dell’ Apostolo.
Andiamo a conoscerci, a unirci e lottare insieme con l’orgoglio dei nostri padri fondatori. Andiamo a lottare per questa Grande Patria che sognarono i nostri antenati e che i nostri figli meritano”, ha insistito il presidente Danilo Medina.
Il programma ufficiale del Vertice prevede per oggi gli interventi dei capi delle delegazioni che partecipano all’incontro.
Poi si adotteranno la Dichiarazione Politica di Punta Cana, il Piano d’Azione della CELAC per il 2017 e le dichiarazioni speciali che includono temi comuni per i nostri popoli.
Finalmente si realizzerà il passaggio della presidenza pro tempore a El Salvador. ( Traduzione GM – Granma Int.)