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La prova dinamica del voto di domenica 16 è trascorsa in maniera soddisfacente in tutto il paese. Photo: Gutiérrez Gómez, Osvaldo

La prova dinamica  del voto di domenica 16 è trascorsa in maniera soddisfacente in tutto il paese ed ha permesso di valutare la preparazione  delle autorità elettorali, a tutt i livelli per portare avanti i Referendum Costituzionale il prossimo 24 febbraio, ha informato  Luisa María Márquez, portavoce della Commissione Elettorale Nazionale (CEN).
Più di  225.000 cubani sono stati impegnati in questa simulazione iniziata alle sette di mattina con l’apertura di 24.000 seggi nel territorio nazionale, in una giornata che ha posto in pratica i meccanismi, i mezzi e le strutture.
«Durante la prova, ha spiegato sono stati realizzati la compilazione delle schede, lo scrutino e la revisione finale. Inoltre è stata esaminata l’abilitazione dei seggi. La presenza dei simboli della Patria e la disponibilità dei documenti e delle risorse d’appoggio in ogni territorio. Anche se in forma generale i risultati sono stati favorevoli, ha commentato , sono state incontrate alcune lacune che si stanno analizzando per corregerle immediatamente».
«Siamo pronti per realizzare il Referendum, ha assicurato, in modo che il 24 febbraio sia una giornata di successo con totale trasparenza e rispetto della legge.

LA PROVA NON HA TEMUTO IL TORNADO

Anche se a L’Avana sono state danneggiati 27 seggi elettorali per il passaggio del tornado che ha colpito il 27 gennaio cinque municipi della capitale, la prova dinamica è stata realizzata con risultati positivi.
Nel  municipio di Diez de Octubre, uno dei più danneggiati dal passaggio del tornado, il quotidiano  Granma ha conversato con  Teresa Massana Sayas, presidente della Commissione Elettorale della circoscrizione No. 23, del consiglio popolare Jesús del Monte.
«I sei seggi di questa circoscrizione, ha detto, sono stati danneggiati come molte delle case di coloro che saranno autorità elettorali il prossimo 24 febbraio.
Nonostante questo, ha indicato  Massana Sayas, tutti sono stati presenti alla prova dinamica. Nel caso dei seggi ubicati nei consultori, si stanno realizzando lavori d riparazione che devono terminare questa settimana, mentre i  seggi situati nella scuola elementare  Ñico López sono stati risistemati nello stesso centro».
«Dobbiamo risolvere alcuni problemi con il servizio telefonico, ha riconosciuto, ma abbiamo preso tutte le misure per giungere al Referendum senza contrattempi».
Anche i seggi speciali - 195 in tutto il paese - hanno realizzato la prova di funzionamento questa domenica.
Nell’Ospedale Universitario Generale Calixto García, della capitale, sono stati abilitati due seggi nei quali eserciteranno il loro diritto al voto i pazienti, gli accompagnanti e parte del personale che lavora in questa istituzione.
Reynaldo Suárez, presidente del seggio speciale No. 5, ha spiegato che sono state create tutte le condizioni, soprattutto la privacy del locale e la preparazione di coloro che parteciperanno nel Referendum.

AI PIEDI DEL LETTO E NEL CAMMINO DEL VIAGGIATORE

Nell’ospedale provinciale  Carlos Manuel de Céspedes, in provincia di Granma, il dottor Yohani García Mederos, specialista in Medicina Generale Integrale e in Biostatistica, è il presidente del seggio. Nel Terminale degli  Omnibus Nazionali, la responsabilità corrisponde a Josefina Osoria Osoria, la capo della stazione .
Nè l’improvvisazione, nè le cattive procedure hanno opportunità con le persone con un’alta preparazione  e con esperienza in esercizi simili, in due seggi degli 11 che in Granma hanno categoria di speciali.
«Lavoreremo con stesso orario di tutti gli altri, dalle sette di mattina alle diciotto, e con lo stesso rigore, anche per le caratteristiche di un ospedale con molti ricoverati  e con gli accompagnanti che li assistono in modo permanente. Ci faremo assistere da operai e studenti per portare i diritto di votare nelle sale», ha spiegato il medico.
La priorità si questa settimana sarà raddoppiare l’informazione soprattutto per i pazienti e i familiari che rimarranno, lo sappiamo nell’installazione e ovviamente per i lavoratori che saranno presenti prima delle sette, senza possibilità di votare nel seggio del loro quartiere .
Nel terminal provinciale degli Omnibus Nazionali il tipico chiasso di un salone pieno di viaggiatori contrasta con la calma dell’ospedale.
«Le domeniche sono sempre così e sarà così sicuramente anche il 24 e per questo è vitale la nostra insistenza, la costante informazione via audio, che esiste un seggio speciale per le persone in transito», ha spiegato Josefina Osoria.
Abbiamo già l’esperienza delle elezioni precedenti ed è molto difficile che “ci scappi qualcuno”.  Io sono sempre presente davanti a tutti gli autobus che entrano, dicendolo agli autisti e ai viaggiatori . Certo il suffragio è un’azione di volontà, segreto, ma qui nessuno resterà senza votare per non sapre che c’è un seggio, nossignori!»
Aliannis, la giovane e unica membro  che realizza per la prima volta questo impegno, chiede una spiegazione a Josefina e quando la capo le chiarisce, una voce dalla porta grida allegramente: « I miei sei pionieri sono pronti,  anche se avevo detto loro di non venire oggi. Se sta nelle mie mani, è cosa sicura ».
«È Neris, del CDR –spiega  Josefina. Ora sí che siamo al completo… se ci dicono che il Referendum è oggi, qui il successo è una garanzia».(GM – Granma Int.)