La Festa della Cubanità come riaffermazione della nostra identità
Con sede a Bayamo, dal 17 al 20 ottobre, la Festa della Cubanità propone nella sua XXVI edizione di sommare diversi sguardi di fronte agli impegni culturali che abbiamo come nazione
70 resultados.
Con sede a Bayamo, dal 17 al 20 ottobre, la Festa della Cubanità propone nella sua XXVI edizione di sommare diversi sguardi di fronte agli impegni culturali che abbiamo come nazione
Integro sino all’ultimo respiro, prima d’essere fucilato Perucho onorò il suo inno di guerra esclamando: «Morire per la Patria, è vivere»
A Granma, dal solco, è stato ricordato il primo lavoro volontario fomentato dal Che il 22 novembre del 1959
Di quell’Uomo di Marmo, Fidel disse: «Non c’è ovviamente il minor dubbio, che Céspedes fu il simbolo dello spirito dei cubani di quell’epoca, simbolizzò la dignità e la ribellione di un popolo tuttavia eterogeneo che cominciava a nascere nella storia»
I danni monetari e finanziari provocati dal blocco tra aprile del 2019 e marzo del 2020 hanno superato 284,3 milioni di dollari (USD), e questa è una prova evidente di questa ingiusta politica unilaterale, indirizzata a tentare d’asfissiare economicamente la nazione cubana
Nuove informazioni rivelano piani articolati dalla contro rivoluzione, dagli Stati Uniti per sabotare la presenza del mandatario cubano, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, all’Assemblea Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), dove partecipèrà come rappresentante della presidenza del Movimento G-77 + Cina
Anche ora,quando gli interessi d’ingerenza si rovesciano sull’Isola con campagne di odio e di sradicamento, la risposta di Céspedes -più di un secolo e mezzo fa- a questo stesso nemico di sempre ci giunge come uno stendardo morale: «Il nostro lemma è sarà sempre indipendenza o morte. Cuba non solo dev’essere libera: non deve più ritornare ad essere schiava».
Il 27 febbraio del 1874, tutta Cuba perdeva un figlio vitale, le cui lezioni di patriottismo e umiltà lo resero immortale al di là del suo ultimo sparo contro il nemico.
Celia Esther de los Desamparados Sánchez Manduley aveva superato la vera leggenda della sua vita, per diventare l’incarnazione stessa della semplicità e la bontà, del dettaglio e la giustizia, della dedizione alla lotta e al lavoro, dell’austerità e dell’umanesimo, dell’autentico decoro.
Ispirati da questo esempio irresistibile, un gruppo di 82 giovani di tutto il paese realizza di nuovo, in questo 2 dicembre, l’arrivo del spedizione, quando un’altra volta l’alba annuncia che la prua di quest’isola mantiene sempre la rotta su acque di piena libertà.