OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE
Nel cammino per «farsi grandi di nuovo», Washington pretende d’espellere con la forza più di un milione di migranti. Foto: EFE

Un nuovo colpo razzista dell’alleanza Trump-Rubio agli immigranti di Cuba e di altri paesi latino americani, con la speranza d’ottenere la riunificazione familiare mediante programmi migratori degli Stati Uniti, è stato sferrato venerdì 19 con un’altra cattiva notizia come «regalo» di fine anno.

Il  Dipartimento di Sicurezza  Nazionale ha affermato in forma categorica  che stava ponendo fine a tutti i programmi di libertà condizionale per la riunificazione familiare (FRP) di stranieri provenienti da Colombia, Cuba, Ecuador, El Salvador, Guatemala, Haiti e Honduras, così come per i loro familiari diretti».

La decisione riguarda i residenti in Miami dove vaste comunità ispaniche si sono insediate  da decenni e hanno ricorso in buona misura ai programmi di parole di riunificazione familiare.

Secondo i media statunitensi la misura non solo danneggia i processi di residenza, ma anche altri benefici migratori chiave nei programmi di riunificazione familiare, come i permessi di lavoro. Una volta terminato il periodo di libertà condizionale di uno straniero, seguendo questi programmi, si revocherà l’autorizzazione d’impiego basata nel detto parole .

Gli stranieri che non hanno una base legale per restare negli USA al termine dei programmi devono abbandonare il paese prima della data di scadenza del loro permesso d’uscita.

Nella settimana nella quale il mondo ha celebrato il Giorno Internazionale di Diritti Umani, tra minacce di più guerre pirateria nei Caraibi depredazione e restrizioni, i migranti latini hanno ricevuto  solo cattive notizie, più incertezze, umiliazioni, e l’ultimatum  di andarsene «con le buone», auto deportarsi, o l’offerta di Trump di tentare di restare pagando un milione di dollari come un ricatto per vivere negli USA.

È il cammino di Washington per «essere grandi di nuovo», espellendo con la forza dei pantaloni di Trump e Rubio più di un milione di migranti, in nome dell’egemonica e escludente «USA per primi».

Tutti ricadono nel sacco degli illegali, dei deportabili, dei criminali del sud,  quando violazioni flagranti dei diritti umani dalla Casa Bianca servono ai magnati bianchi, riempiono le tasche con l’affare delle deportazioni di massa, agli imprenditori delle prigioni, ai trasferimenti terrestri e delle linee aeree  fantasma o contrattate a costo della sofferenza di comunità e famiglie che saranno divise a forza o perderanno la speranza di riunirsi di nuovo con i loro cari.