
«Le campane che suonano oggi per quelli che muoiono di fame ogni giorno, suoneranno domani per l’umanità intera, se non avrà voluto, non avrà saputo o potuto essere sufficientemente saggia per salvare se stessa», disse il Comandante in Capo, Fidel Castro Ruz nel Vertice Mondiale sull’Alimentazione, nel 1996.
Il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, lo ha ricordato nel Forum Mondiale dell’Alimentazione, al quale Cuba ha partecipato in maniera virtuale.
Il mandatario cubano ha sottolineato che Fidel aveva concesso all’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), sin dalla sua creazione, «un’alta importanza» e ha aveva fatto enfasi nel «suo permanente impegno come impulsore della solidarietà e la fraternità tra i popoli, per sradicare la fame e la povertà».
Precisamente, nel 1978 fu stabilita ufficialmente una rappresentazione della
FAO nell’Isola, che segnò l’inizio di una cooperazione chiave per rinforzare la sicurezza alimentare e lo sviluppo rurale sostenibile.
In un contexto nel quale le guerre, il cambio climatico e le brecce sempre più ampie tra coloro che hanno e quelli che non hanno, tra i super ricchi e i miseri, gli affamati, i paria del mercato nell’era neo liberale, la sfida è, ha assicurato, ottenere un mondp libero dalla fame e dalla malnutrizione, dove l’alimentazione e l’agricoltura contribuiranno a migliorare in forma sostenibile i livelli di vita di tutte le persone».
«L’Isola grande delle Antille, ha detto, ha posto le sue capacità e le esperienze a disposizione della cooperazione sud-sud ed ha ricevuto l’appoggio della FAO nella costruzione e l’implementazione delle politiche pubbliche per trasformare i sistemi alimentari locali, includendo la Legge di Sovranità Alimentare e
Sicurezza Alimentare e Nutrizionale, così come altre politiche e normative. Con l’appoggio della FAO, nel 2025 s’implementano in Cuba 13progetti che coprono 59 municipi»,, ha precisato.
L’incontro è stato propizio per riconoscere il lavoro di questo organismo assieme a Cuba
«per ottenere una produzione migliore, una miglior nutrizione, un miglior ambiente e una vita migliore, senza lasciare indietro nessuno
«Con la FAO continuiamo a consolidare le nostre mete essenziali nel paese, per avanzare verso sistemi agro alimentari più efficienti e inclusivi, resistenti e sostenibili», ha sostenuto.
Díaz-Canel ha approfittato, proprio nel 80º anniversario della FAO, per esgnalarla come un attore chiave d’appoggio al paese nella trasformazione dei sistemi agro alimentari, lo scontro al cambio climatico e la conservazione della biodiversità. Inoltre nell’emancipazione delle donne e dei giovani nell’ambito rurale.
Poi si è riferito alle aggressioni dell’impero, attraverso misure coercitive unilaterali, come il blocco, per piegare il popolo cubano per fame e necessità, così come utilizza altri metodi di genocidio in Gaza, dove la carestia è stata una costante negli ultimi due anni. Finalmente ha elogiato il merito di coloro che lavorano nell’organizzazione, allo sforzo per cancellare la fame dal pianeta. (GM/ Granma Int.)