
Durante l’attuale periodo legislativo del 119º Congresso statunitense, i politici anticubani hanno sostenuto una strategia aggressiva e sistematica, accompagnata da un linguaggio ostile verso Cuba nei loro dibattiti, mentre realizzano sforzi concertati per aumentare la pressione economica e politica sul nostro paese.
Questa offensiva si manifesta attraverso l’introduzione di progetti di Legge che cercano di perpetuare e ampliare strumenti coercitivi, costruendo una narrativa falsa che pretende di presentare Cuba come una minaccia alla sicurezza nazionale degli USA.
Una delle mostre più evidenti di questa ostilità è l’insistenza di mantenere l’Isola nella Lista degli Stati Patrocinatori del Terrorismo. Congressiste come María Elvira Salazar sostengono il detto progetto della Ley Force, che proibirebbe all’Esecutivo d’eliminare Cuba da questa lista, sino a che non si compiano condizioni che nella pratica approfondiscono il danno economico al popolo cubano.
La designazione come paese patrocinatore del terrorismo è stata uno strumento d’asfissia finanziaria e d’isolamento internazionale che impedisce l’accesso a meccanismi bancari globali e restringe esportazioni essenziali danneggiando severamente l’economia e la qualità della vita della popolazione.
Inoltre si osserva un aumento del bilancio per la sovversione verso l’Isola di circa 75 milioni di dollari, 35 milioni più che nel periodo precedente. Queste somme si mascherano con il pretesto di promuovere la democrazia, quando in realtà sostengono le strutture controrivoluzionarie create da Washington, così come un enorme apparato di propaganda e guerra psicologica, indirizzato soprattutto a destabilizzare la Rivoluzione.
Al di là delle pretese giustificazioni abituali, i congressisti anticubani cercano d’ingrossare fondi che, in buona parte, vanno a parare al «negozio di fare la contro rivoluzione», mentre serve per le campagne politiche in stati con un’alta concentrazione di anticubani, come la Florida.
La trama legislativa fomentata da questo settore reazionario del Congresso si sostiene sulla codificazione legale di Cuba come «avversario straniero», un termine che appare in numerosi progetti con l’obiettivo d’avanzare in una narrativa di confronto.
Questa categoria serve da base per proposte che vanno dalle proibizioni di collaborazione scientifica tra istituzioni dei due paesi, alla sospensione di qualsiasi tipo di cooperazione tecnologica o diplomatica.
In almeno cinque iniziative legislative, s’introduce un linguaggio che limita le relazioni scientífiche, un linguaggio che minaccia lo svilppo di progetti congiunti vitali come il saggio clinico del Heberprot-P negli USA, misura che inoltre esclude gli statunitensi dall’uso di un prodotto cubano di alta efficacia nella cura dell’ulcera del piede diabetico.
Si tenta di ostacolare l’investimento straniero mediante progetti che eliminano ostacoli legali per le cause civili, sotto la Legge Helms-Burton, una legislazione che esacerba la persecuzione legale contro imprese e persone che mantengono vincoli economici con l’Isola.
L’ offensiva anticubana si manifesta anche nell’ambito della politica migratoria, nella quale questi congressisti si allineano con posizioni di taglio anti migrante, come quelle implementate durante l’amministrazione Trump.
Queste misure hanno provocato la separazione di famiglie cubane e hanno lasciato migliaia di persone in situazioni irregolari nella nazione del nord, senza che si offra una reale soluzione.
Intanto si sostiene l’appoggio alla deportazione di massa e a restrizioni di visti che pregiudicano la comunità cubanoamericana e i suoi vincoli familiari con l’Isola.
Su questa stessa linea cercano di generare un effetto di «pentola a pressione», manipolando l’emigrazione con il fine di provocare una protesta sociale che giustifichi azioni d’intervento da parte del Governo statunitense o almeno un aumento dell’aggressione economica.
I congressisti anti cubani, inoltre, fanno pressione dai loro incarichi, per mantenere e rinforzare il blocco economico, come evidenzia il loro appoggio al Memorandum Presidenziale sulla Sicurezza Nazionale No. 5, imposto da Donald Trump, orientato a intensificare le misure che provochino fame e disperazione nel popolo cubano, con l’obiettivo dichiarato di far cadere il Governo Rivoluzionario.
Questo indurimento si alimenta anche col discorso pubblico e le reti sociali nelle quali si giustifica la politica «di massima pressione» e si screditano le azioni del Governo cubano, appoggiando inoltre le iniziative della contro rivoluzione interna.
Finalmente, questo gruppo legislativo non esita a promettere accuse false che vincolano Cuba con l’appoggio a presunte organizzazioni terroriste, al traffico di droga o a violazioni dei diritti umani, senza offrire prove concrete.
E, ancora più grave, mantengono strette relazioni con individui relazionati ad azioni terroriste contro la nazione dei Caraibi.
Il 119º Congresso degli USA esibisce un rifiuto persistente e sistematico verso qualsiasi apertura o avvicinamento a Cuba, basato in una strategia integrale che combina l’ostilità legislativa, il sostenimento di narrative false, la promozione di misure coercitive e la strumentalizzazione politica.
Questa politica non solo vulnera la sovranità e gli interessi del popolo cubano, disprezza anche il potenziale di una relazione bilaterale positiva per i due popoli.
ALCUNE DELLE INIZIATIVE RECENTI
- H.R.5342
Permette la presentazione illimitata di cause sostenute dalla Legge Helms-Burton. Elimina il limite di due anni per queste azioni legali.
Blocca i fondi per i laboratori e stabilisce altre restrizioni che danneggiano la cooperazione scientifica e lo sviluppo economico.
Impone proibizioni su voli e proprietà.
- S.488 (promosso nel Senato)
Impone sanzioni specifiche su persone e su entità che realizzano transazioni con Cuba, centrandosi in un presunto abuso dei diritti umani e la corruzione.
- S.172 Stopping Adversary Tariff Evasion Act (Rick Scott)
Si riferisce all’Isola grande delle Antille come a uno Stato avversario straniero.
- S.838 ACRE Act (Jerry Moran)
Impedisce prestiti a paesi avversari.
- H.R.3479 SECURE American Telecommunications Act (Rudy Yakym)
Proibisce licenze per cavi sottomarini in aree controllate da avversari stranieri. Queste azioni legislative s’incorniciano nel contesto della riattivazione e attualizzazione del Memorandum Presidenziale sulla Sicurezza Nazionale No. 5), firmato nel 2025, per revertire aperture di anni recenti e ristabilire restrizioni in aree turistiche finanziarie e diplomatiche, oltre a limitare la copertura e l’accesso a risorse economiche ѧѧ@ (GM/ Granma Int.)