
Israele e Stati Uniti, come fosse un gioco di bambini, hanno aggredito di recente l’Iran e le sue riserve nucleari con la giustificazione che questo paese poteva fabbricare armi atomiche, anche quando questo ha dichiarato, reiteratamente e in tutti gli spazi, che il suo arsenale nucleare lo utilizza per fini pacifici, per esempio nella tecnologia e la scienza.
La memoria storica sembra non funzionare o viene ignorata come consigliera.
I fantasmi di Hiroshima e Nagasaki, e le loro devastanti conseguenze sono state dimenticate.
Di fronte alle tensioni geopolitiche crescenti e alla persistente minaccia di questo tipo di conflitto, Cuba ha assunto di recente un ruolo cruciale come
Coordinatrice del Gruppo 21 (G-21) nella Conferenza di Disarmo della ONU, a Ginevra.
Il direttore generale dei Temi Multilaterali e il Diritto Internazionale del Ministero delle Relazioni Estere di Cuba, Juan Antonio Quintanilla Román, ha conversato con Granma.
Cosa significa in concreto che Cuba ha assunto il coordinamento del G-21?
–Il coordinamento del g-21 è un ruolo di carattere rotativo, che si assume secondo l’ordine alfabetico del nome dei paesi che lo formano, così come la Presidenza della Conferenza del Disarmo.
«Comunque il fatto che Cuba occupi questa responsabilità, apporta sempre grandi aspettative da parte dei membri del gruppo che riconoscono lo storico e attivo ruolo dell’Isola nella sfera del disarmo e la non proliferazione».
Il G-21, ha aggiunto, costituisce il più numeroso dei quattro gruppi di concertazione in cui si divide la Conferenza del Disarmo, formata da 33 paesi in sviluppo, ossia più della metà totale dei 65 Stati membri compresi in questo organo.
Nella congiuntura attuale, ha spiegato, con la credibilità della macchina del disarmo delle Nazioni Unite, e gli strumenti che la sostentano che si vedono sfidati dalle costanti violazioni del Diritto Internazionale, operare in questo posto riveste una speciale responsabilità.
«Il nostro paese ha precisato che il mandato che gli è stato conferito per la Conferenza di Disarmo nella prima Sessione Speciale di Disarmo dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, realizzata nel 1978, per negoziare strumenti giuridici in questa materia, va compiuto con la massima onestà.
Questo è un debito persistente di questo Forum «Sfortunatamente la Conferenza ha vissuto un periodo cronico di stanca che ha impedido di avanzare verso il negoziato di strumenti in questa sfera dal 1996; ed è giunta anche a non ottenere consenso attorno a un’agenda che guidi i dibattiti di quest’organo in diversi periodi di sessioni
«Questo è sintomatico della mancanza di volontà politica di un grupo di paesi e lo si vede riflesso anche in molti altri organi», ha spiegato Quintanilla Román.
–Che cosa affronta il Gruppo e Cuba specialmente, nella sua condizione, nel contesto del conflitto tra Israele e Iran, e la possibilità che si internazionalizzi questa guerra?
–Il multilateralismo, le Nazioni Unite e la Conferenza di Disarmo presentano oggi uno scenario specialmente complesso, nel quale l’esistenza stessa della specie umana eè in pericolo, a tenore degli appetiti geopolitici, la crescente belligeranza e l’irrazionalità della NATO e dei suoi alleati.
«L’egemonismo si trova in una battaglia costante per calpestare l’umanesimo
E in questa battaglia sono i paesi in sviluppo, quelli che non possiedono armi nucleari, quelli che contano con gli equipaggiamenti e le spese militari più ridotte, quelli che si trovano nel maggior pericolo.
«Nel G-21 ci sono molti di questi paesi. Durante anni questo Gruppo ha chiamato in maniera reiterata ad evitare la proliferazione nucleare, a rispettare il diritto degli Stati di sviluppare e accedere a tecnologie nucleari con fini pacifici.
«Cuba ha sostenuto il negoziato e l’adozione nella Conferenza, con carattere prioritario, di un trattato sulla proibizione della corsa alle armi nello spazio ultraterrestre; un altro sulla proibizione della produzione di materiale …fisibile… per armi e altri dispositivi nucleari, e un terzo strumento che permetta di dare garanzie di sicurezza effettiva agli Stati che non possiedono armi nucleari, nel senso che non saranno mai usate contro di loro.
«Queste norme, se approvate, collocherebbero i paesi in sviluppo e il mondo in una migliore posizione, rinforzerebbero il regime giuridico in questa materia e sarebbero la base per lasciare un pianeta più sicuro alle future generazioni».
Il Direttore Generale dei Temi Multilaterali e il Diritto Internazionale del Minrex ha aggiunto che gli ingiustificati attacchi d’Israele contro l l’Iran,
e la successiva entrata degli Stati Uniti nel conflitto, mettono in evidenza la doppia facciata e l’impunità imperante nelle relazioni internazionali attuali
«Attaccare installazioni nucleari che stanno sotto il regime di salvaguardia dell’ Organismo Internazionale dell’Energia Atomica (OIEA), gli USA e Israeld hanno violato anche il Trattato di No Proliferazione Nucleare (TNP); e questo ha implicazioni incalcolabili, particolarmente nel caso degli Stati Uniti, data la loro condizione di paese Depositario di questo strumento.
«Una terza guerra mondiale avrebbe conseguenze inimmaginabili per l’umanità. Nella congiuntura attuale, e con gli arsenali nucleari esistenti, sparirebbe in pochi secondi, dicono alcuni esperti.
I pericoli di una guerra nucleare, com’è stato provato, sono latenti e la dissuasione nucleare costituisce la colonna vertebrale delle dottrine di sicurezza di vari paesi maggiormente nucleati nella NATO», ha spiegato il funzionario.
–È la prima volta che l’Isola ha l’incarico di guidare il G-21?
Dal 1984, in almeno sette opportunità, Cuba ha svolto il coordinamento del G-21. Nel 2022, il nostro paese ha presieduto la Conferenza di Disarmo, «lavoro che ho avuto l’onore di realizzare nella mia condizione d’allora di Rappresentante Permanente di Cuba a Ginevra», ha precisato.
Quel periodo «fu ampiamente riconosciuto non solo dai paesi affini, ma anche dagli altri gruppi di concertazione, per quanto si riuscì ad avanzare e a costruire linguaggi di consenso», ha aggiunto Quintanilla Román.
-Come si differenzia il G-21 da altri di concertazione simili a livello internazionale?
–Il G-21 è essenzialmente composto dai membri del Movimento dei Paesi Non Allineati che partecipano alla Conferenza di Disarmo e si tratta dell’unico Forum multilaterale della comunità internazionale con mandato per negoziare accordi legalmente vincolati sul disarmo e il controllo delle armi.
Il ruolo che disimpegna il Gruppo è cardinale perché rappresenta le voci dei paesi in sviluppo e il contrappeso politico in un Forum nel quale le grandi potenze pretendono d’imporre le loro agende.
«Nonostante tuto, sono notevoli i successi e le articolazioni dei suoi membri per difenddre e preservare gli interessi del Sud in tematiche tanto diverse come la prevenzione della corsa alle armi nello spazio ultraterrestre, il pericolo intrinseco dei nuovi tipi di armi di distruzione di massa e la necessità di prevenire una guerra nucleare.
«In questo contesto, per la Conferenza di Disarmo e particolarmente per i paesi del G-21, non si tratta solo di sferrare battaglie discorsive, ma d’andare alle essenze in temi concreti in materia di disarmo, costruire consensi e allertare con anticipo sulle conseguenze dell’irrazionale incremento delle spese militari a livello mondizle e sulla crescente modernizzazione degli arsenali nucleari, ha sottolineato. (GM/ Granma Int.)