OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE
Hanno una definizione i violenti nemici del popolo cubanao: sono veri terroristi.

Cuba ha consegnato, martedì 8 luglio,al  Segretario Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite un’attualizzazione della Lista Nazionale delle persone e delle entità che sono state sottoposte a investigazioni penali e che sono ricercate dalle autorità cubane, partendo dall’implicazione nella promozione, pianificazione, organizzazione, finanziamento, appoggio o esecuzione di azioni di terrorismo materializzate nel territorio nazionale o in altri paesi.

Josefina Vidal Ferreiro, viceministro delle Relazioni Estere  (Minrex); lo ha fatto conoscere in una conferenza stampa, assieme  al colonnello Víctor Álvarez Valle, della Direzione delle Investigazioni Criminali del Ministero degli Interni (Minint); Edward Roberts Campbell, pubblico ministero capo della Direzione dello Scontro alla Corruzione e alle Illegalità, della Procura Generale della Repubblica (FGR); e Alexis Batista Segrera, direttore delle Relazioni Internazionali del Ministero di Giustizia (Minjus).

La nuova lista, pubblicata nella Risoluzione No. 13 (2025) e nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica di Cuba, è formata da 62 persone, nate in Cuba,

Ma non residenti e 20 entità terroriste , in virtù della Resoluzione 1373 (2001) del Consiglio di Sicurezza della ONU, il Diritto Internazionale e l’ordinamento giuridico interno, ha comunicato il colonnello.

Quattro persone morte sono state eliminate dalla lista e sono stati aggiunti cinque nuovi individui e un’organizzazione.

Le  investigazioni, ha detto, implicano persone radicate maggiormente negli USA., situazione che l’Isola ha denunciato ripetutamente alle autorità di questa nazione, senza ricevere risposte. Cuba denuncia anche che rappresentano una minaccia per la sicurezza dei due  paesi.

Álvarez Valle ha precisato che inoltre è stat identificata una nuova variante : il ciber-terrorismo, con l’uso delle reti sociali per incitare alla violenza e creare destabilizzazione.

Per la gravità dei fatti - ha detto il pubblico ministero -, indipendentemente dai meccanismi di cooperazione che esistono e dall’uso della cooperazione giuridica internazionale, il paese può applicare altre misure che s’implementano in alcunu processi, come l’uso del processo in assenza, in accordo con quanto stabilisce il Codice Penale.

Ossia, ci sono persone che hanno patrocinato azioni di terrorissmo contro Cuba che si possono giudicare in assenza.

«È un paradosso, è cinico che il Governo degli Stati Uniti designi Cuba come stato patrocinatore del terrorismo in una lista unilaterale e senza mandati di organizzazioni internazionali.

Qualsiasi osservatore astuto e imparziale può concludere qual’è il Governo che in realtà fomenta, appoggia e tollera il terrorismo e qual è il paese che lo affronta e lo combatte, mentre è vittima di questo flagello da più di sei decenni, ha segnalato la Viceministro cubana.

Vidal Ferreiro ha sottolineato che con la  presentazione della lista alle Nazioni Unite, Cuba, come Stato parte dei  19  accordi internazionali relativi alla materia, compie e onora strettamente gli obblighi  emanati dalle risoluzioni  pertinenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, relative alla lotta contro il terrorismo.

Per questo ha assicurato che nonostante  l’inazione delle autorità degli USA per evidenti considerazioni politiche, Cuba ha avviato la cooperazione per lo scontro al flagello mediante il meccanismo di Dialogo e il Memorandum d’Intesa tra i due paesi in materia di applicazione e rispetto della legge. (GM/ Granma Int.)