OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE
Papa Francisco. Photo: tomada de Cubasí

Papa Francisco ha segnalato l’importanza della decisione del Governo di Cuba di liberare 553 reclusi condannati per diverse cause, nella cornice del Giubileo della Chiesa Cattolica, durante il 2025.
Dopo la recitazione dell’Angelus, al mezzogiorno di domenica 19, dalla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano, il Pontefice ha espresso riferendosi a questo fatto che «si tratta di un gesto di grande speranza, che concreta una delle intenzioni di questo Anno Giubilare.
«Spero che nei prossimi mesi si continui a intraprendere inziative di questo tipo in differenti parti del mondo, perchè infondono fiducia nel cammino delle persone e dei popoli», ha detto il Vescovo di Roma di fronte a migliaia di fedeli e di pellegrini riuniti in Piazza San Pietro.
Lo scorso 15 gennaio in un comunicato diffuso nel sito digitale del quotidiano Vatican News, la Santa Sede aveva risaltato l’annuncio del Governo cubano, dopo un processo con la partecipazione del Vaticano.
Al principio di gennaio, riferiva  Vatican News, il Presidente Díaz-Canel aveva inviato una lettera a Papa Francisco, «comunicandogli la decisione di concedere la libertà a 553 persone condannate per diversi reati», e aveva citato la Dichiarazione della Cancelleria dell’Isola, che afferma che è «una pratica comune nel nostro sistema di giustizia e che ha caratterizzato la traiettoria umanitaria della Rivoluzione».
Il giornale vaticano ha segnalato che , «più di 10 000 persone condannate alla privazione della libertà erano state liberate dalla prigionia tra il 2023 e il 2024, con diversi tipi di benefici previsti dalla legge».
Il 16 gennaio il segretario di Stato della Santa Sede, Pietro Parolin, aveva valutato che «è significativo che le autorità  de L’Avana abbiano vincolato direttamente questa decisione al richiamo del Papa Francisco, che nella bolla della convocazione del Giubileo, e in altre occasioni ha chiesto gesti di clemenza». (GM/Granma Int.)