Caracas, Venezuela.–Mentre circa 2 000 delegati di tutte le aree geografiche del pianeta facevano della patria bolivariana l’epicentro della lotta mondiale antifascista, e palpavanocon tutti i sensi la festa democratica della presa del potere presidenziale, gli oligarchi e gli estremisti dell’estero cercavano nuove poste in scena per il loro show politico.
Dato che non avevano funzionato le manovre precedenti per impedire il giuramento, nello stesso giorno, il 10 gennaio, l’ Ufficio di Controllo degli Attivi Stranieri del Dipartimento del Tesoro degli USA ha sanzionato otto funzionari venezuelano .
Intanto l’Unione Europea «ha seguito i passi » penalizzando 15 membri del Consiglio Nazionale Elettorale, il potere giudiziario e le forze di sicurezza.
Il cancelliere venezuelano Yván Gil ha denunciato che sabato 11 nella notte, «il fascismo» ha attaccato con bombe incendiarie la sede del Consolato Generale Venezuelano di Lisbona, Portogallo, e ha affermato che «le aggressioni irrazionali di gruppi squilibrati no potranno ledre i passivanti della Rivoluzione Bolivariana».
Il Venezuela ha vestito la sua gala migliore per celebrare il giuramento di Nicolás Maduro como presidente costituzionale dei prossimi sei anni.
Nessuna azione estremista ha danneggiato l’allegria della festa popolare, che assolutamente non è terminata in scontri interni o spargimenti di sangue come speravano i nemici del chavismo e i personaggi più detestabili, come l’ex presidente della Colombia, Álvaro Uribe, che ha chiamato da Cúcuta a un intervento militare in Venezuela.
Sino ad ora le strade della nazione sudamericana restano ripulite dall’odio e dagli accoliti che pretendevano di rovinare l’inizio del 2025 per questo popolo. Nel paese della bandiera tricolore con otto stelle, le buone nuove continuano ad essere per coloro che scommettono sulla pace. ( GM/ Granma Int.)





