OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE
Di fronte alle nuove sanzioni, l’Assemblea Nazionale ha approvato una commissione che presenterà una normativa giuridica con il nome di Legge Speciale Simón Bolívar. Photo: TELESUR

Caracas, Venezuela.–Non è un caso che in varie opportunità Simón Bolívar avvisasse, in lettere o in discorsi, la minaccia perenne che i successivi Governi degli Stati Uniti rappresentano per l’America Latina.
Lui, che come Martí lo combatteva, seppe riconoscere i desideri espansionisti ed egemonici dell’imperialismo.
Quasi  200 anni dopo i suoi vaticini  si confermano, ancora una volta ,di fronte agli occhi del mondo.
Martedì 19,  la Camera dei Rappresentanti degli USA  ha presentato il Progetto Legge HR 825 di Bolívar.
Con questo regolamento giuridico si proibiscono i negoziati con imprese del Venezuela, minacciando sanzioni.
Inoltre nel secondo articolo si pianifica che il  Dipartimento di Stato avrà la potestà di fare eccezioni.
«Questa stravaganza persegue l’intenzione d’offendere, maltrattare, ferire il nostro gentilizio collocandogli il nome di Bolívar, ma gli eredi che hanno fondato la nazione, invidiano profondamente il  Libertador dell’America
e, inoltre , ne sono atterriti», ha scritto il capo del Parlamento venezuelano, Jorge Rodríguez.
L’obiettivo della mal chiamata Legge Bolívar, ha sostenuto, «è incrementare l’imposizione criminale di misure coercitive unilaterali contro la Repubblica Bolivariana del Venezuela», ed ha insisitito che «le sanzioni sono crimini di lesa umanità, perchè sono indirizzate allo sterminio della libertà economica».
La Casa Bianca applica da molto tempo sanzioni contro la nazione sudamericana, e già supera le 900.
Senza dubbio, dato che non sono riuscirti a far crollare il progetto bolivariano e chavista da dentro, fanno questo nuovo tentativo per disarmarlo con la pressione su terzi.  
Di fronte a questo fatto «illegale»,  l’Assemblea Nazionale, in sessione ordinaria, ha approvato una commissione che presenterà  una normativa giuridica con il nome di Legge Speciale Simón Bolívar, che sarà sottoposta ad approvazione di fronte al Parlamento  Sulla volgare e irrispettosa manovra imperiale, Rodríguez ha assicurato che si tratta di una Legge  «per insistere e persistere in alcune delle azioni più aggressive conosciute dal Venezuela: sanzioni che costituiscono crimini di lesa umanità», e che deve includere  l’inabilitazione politica perpetua a coloro che hanno commesso azioni brutali contro il paese.
Dato che non basta a Washington questo evidente affronto all’identità e alla storia del popolo bolivariano, l’attuale segretario di Stato, Anthony Blinken, ha scritto in X il suo riconoscimento a Edmundo González Urrutia come presidente eletto nelle elezioni del 28 luglio scorso, ed ha concluso: «La democrazia esige rispetto alla volontà degli elettori».
La risposta non si è fatta  aspettare, e il cancelliere venezuelano, Yván Gil, pubblicato nel suo canale di Telegram:
«L’unico luogo dalquale non si torna è quello del ridicolo», come dice un proverbio.  
Blinken, nemico confesso del Venezuela, insiste nel farlo ora con un Guaidó 2.0, appoggiato da fascisti e terroristi subordinati alla perversa politica statunitense».
«Negli ultimi giorni del suo governo dovrebbe dedicarsi a riflettere sui suoi fallimenti,  tralasciare i complessi imperiali e coloniali e scrivere le memorie di come la Rivoluzione Bolivariana gli ha fatto mordere la polvere della sconfitta, così come ai suoi predecessori.
Non  sbaglia mai il piano letterario di un altro Segretario di Stato che è affondato assieme alle sue marionette, cercando di rovesciare la democrazia venezuelana ».(GM/Granma Int.)