
Il membro del Burò Politico del Partito e ministro delle Relazioni Estere di Cuba, Bruno Rodríguez Parrilla, ha reclamato nell’Assemblea Generale della ONU una maggior volontà politica per affrontare i danni strutturali e morali del sistema internazionale, che impediscono d’avanzare verso un giusto futuro.
Nel suo intervento nel Vertice del Futuro, il Cancelliere cubano ha ripassato le sfide che le nazioni in sviluppo devono affrontare e la necessità di riforme realmente profonde per eliminarle,ha precisato Prensa Latina.
«I popoli necessitano meno ingerenze e più solidarietà, meno scambi disiguali e più equità; meno Politicizzazione e doppia facciata e più dialogo, cooperazione e rispetto dei loro diritti inalienabile di eleggere il loro sistema politico, economico, sociale e culturale», ha affermato.
Rodríguez Parrilla ha reiterato che, per Cuba, il principale ostacolo del benessere e dello sviluppo è il blocco criminae degli USA e l’infame inclusione nell’arbitraria e unilaterale lista degli Stati che, si presume, patrocinano il terrorismo.
Inoltre ha segnalato che «i nostri dibattiti futuristi trascorrono mentre continua il genocidio in Palestina, senza che ci sia una risposta effettiva della comunità internazionale, quando anche le istituzioni e i dipendenti delle Nazioni Unite sono vittime del fuoco d’Israele.
Per milioni di persone nel Sud globale, la possibilità di un futuro degno è e continuerà ad essere un’utopia.
«Sarà difficile credere in questo futuro promesso mentre i paesi sviluppati si oppongono alla riforma profonda dell’architettura finanziaria internazionale, le cui discussioni devono centrarsi nelle Nazioni Unite», ha detto.
Se questi reclami sono stati diluiti nel Patto del Futuro, dobbiamo forse credere nelle promesse di un maggior accesso alle risorse indispensabili per il nostro sviluppo?
Come aver fiducia nella promessa di pace, non ingerenza e multilateralismo, se crescono la coercizione, l’egoismo, il dominio e l’egemonismo, se viola la carta della ONU e il Diritto Internazionale?,ha domandato l’alto diplomatico.
Come parte della sua agenda a Nuova York, il Cancelliere cubano ha partecipato al 5º Incontro dei cubani
residenti negli Stati Uniti.
Ha ringraziato per il lavoro di un vasto gruppo che mantiene le sue azioni pubbliche in appoggio all’eliminazione del blocco e al ritiro definitivo di Cuba dalla lista dei paesi patrocinatori del terrorismo, politiche che riguardano direttamente la qualità di vita e il potere acquisitivo delle famiglie.
Ugualmente ha riconosciuto il lavoro delle associazioni e dei cubani in questa nazione per i loro progetti umanitari. (GM/Granma Int.)





