OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE
Il mandatario cubano ha detto che in momento tanto avverso è necessario moltiplicare la solidarietà di fronte alla polarizzazione politica e la divisione delle nostre società». Photo: Estudios Revolución

Caro fratello, Presidente Luis Arce, condividiamo e appoggiamo le tue parole e ti ringraziamo per darci la possibilità di partecipare a questo vertice dell’ALBA-TCP;

Caro Presidente Nicolás Maduro;

Cari fratelli  Primi Ministri Ralph Gonsalves, di San Vicente y
las Granadinas; Roosevelt Skerrit, di Dominica, e Gaston Browne, di Antigua y Barbuda;

Stimati rappresentanti delle nazioni che fanno parte della nostra Alleanza;

Stimato Jorge Arreaza, Segretario Esecutivo dell’ALBA-TCP:

Vorrei cominciare esprimendo la nostra maggior solidarietà con le nazioni sorelle dei Caraibi che hanno sofferto negli ultimi giorni severi danni per il passaggio dell’uragano Beryl.
Addolorano come proprie le perdite di vite e i danni materiali provocati da questo uragano e qui ratifichiamo che contino sempre con il modesto appoggio di Cuba, dove conosciamo molto bene la portata di questi colpi della natura contro i piccoli territori insulari e le loro fragili economie.
Con questa comprensione e con la volontà storica di apportare quello che possiamo, i collaboratori cubani che hanno sofferto i colpi dell’uragano con i popoli dove svolgono la loro professione, e dove stanno lavorando, si sono sommati immediatamente agli sforzi nazionali per assistere i necessitati dall’inizio stesso del recupero, perché per noi è ben chiaro che nessun problema che danneggia la regione ci è estraneo.  

Compagni:

Nel momento in cui abbiamo conosciuto le prime notizie dei  movimenti irregolari di alcune unità militari boliviane, d’immediato abbiamo condannato qsuate azioni e poi abbiamo mantenuto la enuncia offrendo appoggio al fratello presidente Lucho Arce.
Non possiamo  permettere che ritornino le infami attitudini e le azioni golpista che hanno seminato tante dolorose memorie in Nuestra America e che cercano di contrastare la volontà popolare.
Per noi è inammissibile che si pretenda di distruggere con la forza delle armi l’ordine costituzionale legittimamente stabilito.
Le circostanze che ha spiegato il presidente Arce, ci convocano con urgenza a questo Vertice e confermano la vigenza e la necessità di difendere con forza e determinazione il Proclama dell’America Latina e dei Caraibi come Zona di Pace, approvato nel Secondo vertice della Celac a L’Avana.
In momenti come questo dobbiamo moltiplicare la solidarietà di fronte alla polarizzazione politica e alla divisione delle nostre società, promosse dagli avversari dell’unità e dell’integrazione  latino americana e caraibica.
La  destra più reazionaria si avvale di questa polarizzazione  mediante la manipolazione e l’inganno, per attentare contro governi d’orientamento popolare, intorpidire le sue politiche di sviluppo sociale e i passi avanti realizzati come risultati di decenni di lotta dei popoli.
Se realizzeranno il loro obiettivo non verranno periodi di calma, verrà la repressione, la persecuzione dei leaders sociali, verrà il neoliberalismo atroce, la consegna delle risorse naturali alle multinazionali.
Verranno nuovi decenni di perdite e si accentuerà la retrocessione di tutti i passi avanti nell’integrazione che ci dobbiamo e che è possibile se continuiamo a scommettere sull’unità con il rispetto della diversità.
I nostri popoli lo sanno. Questo spiega la mobilitazione spontanea che è avvenuta d’immediato per difendere il Presidente Lucho, con il rischio delle vite di queste persone.
Un governo d’orientamento progressista e popolare deve difendersi in unità compatta di fronte ai poderosi avversari che genera.
Tocca a tutti promuovere la solidarietà e la cooperazione nella regione, rispettando strettamente il principio di non intervento, direttamente e o indirettamente nei temi interni di qualsiasi altro Stato, ma appoggiando, senza dubitare, i governi progressisti quando risultano aggrediti dalle oligarchie tradizionali in coordinamento con riferimenti eterni e interni sotto gli auspici dell’imperialismo.
È urgente e necessario condannare i metodi golpisti che spingono per emergere costantemente e denunciare l’uso di strumenti moderni di manipolazione che cercano di fermare, frustrare e far abortire i processi politici progressisti in Nuestra America.
Li vediamo ripetersi una e un’altra volta nel fraterno Venezuela, dove si tenta di generare la violenza ancora una volta, ora nel contesto di un nuovo processo elettorale.
Lo confermiamo nella costante intromissione statunitense nei temi interni  del Nicaragua, dove ricordiamo tuttavia, e ci addolorano, i terribili fatti del 2018.
Solo l’unità dei nostri popoli, delle organizzazioni sociali e dei loro riferimenti ci permetteranno d’affrontare con successo i piani dell’imperialismo e dei suoi alleati contro la sovranità e  l’indipendenza delle nostre nazioni.
L’ ALBA-TCP, la nostra Alleanza, deve stare e continuerà a stare nella prima trincea di questa battaglia contro i demoni dell’ingerenza dell’interventismo, del neocolonialismo, dello spirito monroista che 200 anni dopo la sua formulazione continua a marcare lo sguardo e le azioni dell’impero verso  Nuestra América.
Hasta la Victoria Siempre!
Muchas gracias. ( GM/ Granma Int.)