
Professionisti brasiliani dell’arte, la cultura e la politica, esigono che gli Stati Uniti tolgano Cuba dalla lista dei paesi patrocinatori del terrorismo e ponga fine al criminale blocco contro l’Isola.
In una lettera firmata, hanno segnalato che il Dipartimento di Stato statunitense ha annunciato il 15 maggio di quest’anno, che escludeva Cuba dalla relazione del 2023 sui paesi che non cooperano nella lotta contro il terrorismo.
Senza dubbio, Washington non ha ritirato Cuba dalla lista dei paesi presunti patrocinatori del terrorismo.
Il testo aggiunge che anche se i funzionari dell’amministrazione Biden sono coscienti degli sforzi di Cuba nella lotta contro il terrorismo e per la pace in America Latina, i Caraibi e il mondo, la Casa Bianca non ha fatto niente per eliminare l’Isola grande delle Antille dalla lista in cui non avrebbe mai dovuto essere inclusa.
La permanenza di Cuba nella lista è un’infamia che dura già da molto tempo, così come il blocco che cerca di sottomettere l’eroica isola dei Caraibi da più di 60 anni, precisa la lettera.
«Esigiamo che gli Stati Uniti ritirino la designazione di Cuba come Stato Patrocinatore del terrorismo e che si elimini il criminale blocco contro la nazione caraibica.
«Cuba ha il diritto sovrano inalienabile di scegliere liberamente il suo sistema economico, politico e sociale. Basta con il blocco contro Cuba!», conclude la lettera.
Tra i firmatari Frei Betto, lo scrittore e compositore Chico Buarque, e lo scrittore Fernando Morais, tra i tanti. (GM/Granma Int.)





