OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE

«Se vogliamo un mondo unipolare lo dobbiamo costruire». Lo ha detto con convinzione uno dei coordinatori generali dell’Internazionale Progressista, David Adler, nella sessione inaugurale del II Congresso Internazionale sugli squilibri del mondo, le urgenze di pace e sviluppo e la necessità di un Nuovo Ordine Economico Internazionale (NOEI).
L’incontro, realizzato a 50 anni dall’approvazione del Programma d’ azione del  1974 per lo stabilimento del NOEI, ha accolto a L’Avana distinti economisti, accademici, esperti e politici di varie parti del pianeta, con l’obiettivo di favorire lo scambio e l’apporto sulle problematiche che pesano sullo sviluppo e la pace mondiale, come conseguenza di un ordine economico politico, scientifico, tecnologico e militare internazionale squilibrato.
il presidente  dell’Associazione Nazionale degli Economisti e dei Contabili di Cuba, Oscar Luis Hung Pentón ha detto che in un contesto globale marcato dalla confluenza di varie crisi, asimmetrie, incertezze e polarizzazione, i popoli e i governi progressisti sono obbligati a riapplicare l’ordine costituto.
Sulla messa a fuoco riformista, anche se con senso antimperialista, del documento emesso cinque decenni fa  dalle Nazioni Unite, è intervenuto il viceministro delle Relazioni Estere dell’Isola, Carlos Fernández de Cossío, che ha sottolineato gli ostacoli posti dai pesi sviluppati all’implementazione del Programma, per via della loro resistenza a modificare le regole del gioco. La sessione d’apertura è stata presieduta dal membro del Buró Político del Partito Comunista di Cuba e ministro delle Relazioni Estere, Bruno Rodríguez Parrilla, dal membro della  Segreteria del Comitato Centrale e Capo del Dipartimento d’Attenzione al Settore Sociale, Jorge Luis Broche Lorenzo; dal relatore Speciale della oONU sui debiti esteri, Attiya Waris e dalla  co-coordinatrice  geenerale dell’Internazionale Progressista, Varsha Gandikota-Nellutla. ( GM/Granma Int.)