
Cara presidente Xiomara Castro:
Signori, Capi di Stato e di Governo e rappresentanti delle nazioni della nostra regione:
In nome del suo popolo e Governo, Cuba ringrazia e appoggia questo Vertice straordinario della CELAC, per la gravità del tema che ci convoca.
Come legittimo e unico meccanismo di dialogo e concertazione, che raggruppa i 33 paesi dell’America Latina e dei Caraibi, abbiamo la responsabilità d’esaminare e pronunciarci sui gravi fatti accaduti lo scorso 5 aprile nell’Ambasciata del Messico in Ecuador.
Poche settimane fa commemorando il decimo anniversario del Proclama dell’America Latina e dei Caraibi come Zona di Pace, ho ricordato il dovere comune di ratificare l’impegno che mai un paese dell’America Latina e dei Caraibi userà la violenza contro un paese fratello.
Contro questo dovere e in notri impegni lo scorso 5 aprile è avvenuta la violenta irruzione della polizia ecuadoriana nel recinto diplomatico del Messico in Quito, un’azione ostile e inaccettabile, che merita la più categorica condanna.
Reitero qui l’energica condanna di Cuba a questa flagrante violazione del Diritto Internazionale, includendo la Convenzione di Vienna sulle Relazioni
Diplomátiche e il diritto all’asilo.
Le immagini che abbiamo osservato non lasciano dubbi al rispetto: È stata violata la sovranità del Messico, è stata attentata l’integrità fisica con la dignità del personale diplomatico.
È stato ignorato il ricorso al dialogo e alla soluzione pacifica delle controversie, la base delle relazioni tra le nostre nazioni.
È stato ignorato l’impegno che abbiamo firmato tutti nel proclama di Pace, d’eliminare per sempre l’uso della forza.
Quello che è avvenuto non solo colpisce molto negativamente lo svolgimento delle relazioni bilaterali tra il Messico e l’Ecuador.
Danneggia tutti i paesi di questa regione e la comunità internazionale nel suo insieme.
La violazione del Diritto Internazionale e l’indebolimento dei legittimi diritti di uno Stato sono un peso per tutti.
Incitiamo a restiture il ex vicepresidente Jorge Glas alla sua condizione Precedente l’assalto dell’Ambasciata messicana e a rivedere il suo caso in corrispondenza con il Diritto Internazionale.
Dalla nostra attuazione ora dipenderà in buona misura che fatti ripudiabili come questo non si ripetano in America Latina e nei Caraibi.
Accettare o tacere di fronte all’inaccettabile comportamento del governo del Ecuador sarebbe un precedente molto grave e pericoloso.
La CELAC e i paesi rappresentati in lei, abbiamo l’obbligo di difendere, in maniera ferma e senza titubare, il Diritto Internazionale,lasciando assolutamente chiaro che la violazione dei suoi principi non si giustifica in nessuna circostanza.
Rispettare il Diritto Internazionale è condizione indispensabile per garantire la convivenza pacifica. È anche una premessa necessaria per sostenere l’unità nella nostra diversità. È un requisito imprescindibile per avanzare verso la già inidiffebile integrazione.
Eccelenze, amiche e amici, sorelle e fratelli dell’America Latina e dei
Caraibi:
Come ho detto poche ore dopo l’assalto all’Ambasciata messicana in Ecuador, estendo tutta la nostra solidarietà al fraterno popolo messicano, al caro presidente Andrés López Obrador, alla segretaria Alicia Bárcena e al governo del Messico.
Da Cuba, dove vi ammiriamo e vi vogliamo bene per il vostro esemplare e storico rispetto al diritto altrui, la vostra solidarietà e limpegno con integrazione riaffermo che :
Il Messico conta con il nostro fermo appoggio nelle azioni che riguardano questo inaccettabile violazione del Diritto Internazionale.
Mille grazie.
Fonte: Ministero delle Relazioni Estere di Cuba. (GM/Granma Int.)