
ARAGUA, Venezuela.–Non è un segreto per il mondo che l’Isola grande, la Maggiore delle Antille appare, in maniera ingiusta, in una lista di paesi
patrocinatori del terrorismo. Anche così, assediata, mantiene il suo impegno irrefutabile d’aiutare l’umanità ed ha popoli fraterni che l’accompagnano nella sua lotta antimperialista.
Dallo storico abbraccio tra Fidel e Chávez nel 1994, l’Isola e il Venezuela hanno forgiato un’amicizia che trascende sino ad oggi. E allora erano tante le motivazioni per realizzare nello stato venezuelano di Aragua, lo scorso fine settimana, il XIII Incontro Nazionale di Solidarietà con Cuba, al quale hanno partecipato delegazioni di nove paesi e rappresentanti del Movimento di Solidarietà e aiuto reciproco in questa nazione.
Dopo le sessioni di dibattito in commissioni e le conferenze sulla storia la comunicazione e la gioventù i delegati hanno espreso una dichiarazione finale nella quale hanno accordato «d’esigere in maniera immediata l’esclusione di Cuba dalla illegittima lista degli Stati patrocinatori del terrorismo».
Inoltre si sono pronunciati a favore della realizzazione di azioni nei cinque continenti per far sì che il governo degli USA ponga fine al blocco «danneggia lo sviluppo e il benessere» del nostro paese.
È stato proposto d’installare la Cattedra Rivoluzione in tre tempi, in tutte le Istituzioni accademiche venezuelane, nelle quali si studierà anche /La Edad de Oro/ di José Martí e si promuoverà la creazione nella città di Maracay, di un parco con il nome di quest’opera letteraria.
Tra le altre azioni è stato pianificato d’organizzare e promuovere il terzo volo di solidarietà Bolívar-Martí, «per continuare a stringere i ponti popolo a popolo», oltre a contribuire alla diffusione del 8º Seminario Internazionale della Pace e lottare per l’abolizione delle basi militari straniere. (GM/Granma Int.)





