Quali verità personalità ed entità teme realmente la sempre nemica di Cuba, María Elvira Salazar?
Si potranno nascondere i suoi decenni di servizi alla sovversione, la sua intimità con mafiosi e le mafie terroriste, i favori reciproci ai magnati che finanziarono le bombe negli hotels de L’Avana, la sua partecipazione a banchetti e farse di ricchi sbirri e allo show sentimentale dei “balseros”,
abbandonati nell’illegale Base in Guantánamo?
Chi l’ha reclutata, addestrata e scelta come sostituta della lupa feroce?
A chi deve milioni per catapultarsi nel Congresso?
Quanto denaro, quante menzogne, quanti crimini, quanti ricatti, quanti morti nello stretto della Florida per i suoi canti di sirena dalla Tv di Miami , a favore delle bande in flottiglia o con voli provocatori, quante coperture per ordine della Usaid, la CIA e il Dipartimento di Stato? Quante verità emergono dopo tanti anni?
Potrà dimenticare il suo vincolo con Ninoska Pérez, la famiglia Más Canosa, il suo facile accesso a Posada Carriles e la sua rete centro americana di assassini, alcuni dei quali scontano l’ergastolo per i crimini commessi contro il turismo, che la iena trattò e impegna per spaventare Cuba?
Quale tra le sue vecchie amicizie ha promosso e suffragato il premio al miglior congressista 2023?
È una pura coincidenza che nello stesso pacchetto di premi appaiano, tristemente celebri, i coniugi Estefan, padroni di mezza Miami, manipolatori di artisti, politici e giurati,ripresi assieme a Posada Carriles, in una delle sue ultime apparizioni pubbliche?
Perchè teme le mipymes, a Varadero, i sigari Cohibas o il Havana Club?
Perchè si fa eco del bombardamento di menzogne contro questo settore dell’economia cubana?
Quanto riceve dai suoi colleghi Marco Rubio, Mario Díaz-Balart, o dai suoi ídoli, come Ileana Ross e il veterano i temi di corruzione e opportunismo Bob Menéndez, e da altri padroni dell’affare della guerra contro Cuba?
Perchè la spaventano le relazioni civili tra i due paesi e i due popoli? Che cosa la disturba della prosperità dei cubani?
Il fascismo non solo minaccia la società statunitense con un possibile ritorno di Donald Trump, dopo il suo assalto fallito al Capitolio, con l’appoggio di questo tipo di personaggi della Florida, che si credono al disopra della legge della ragione.
Il recente spettacolo discriminatorio, maccartista e razzista di María Elvira, nello stesso Capitolio, contro una congressista negra che sostiene la corrente maggioritaria che vuole relazioni bilaterali normali, conferma la sua risma e il suo bando a lato degli estremisti, quando i suoi, i fascisti, si affilano i denti e temono la pace, l’ordine, la stabilità e lo sviluppo. (GM/Granma Int.)





