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Vª Conferenza dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) sui Paesi Meno Sviluppati. Photo: Cubaminrex

La Vª Conferenza dell’Organizzazione delle  Nazioni Unite (ONU) sui paesi Meno Sviluppati (PMA) è terminata giovedì 9 a Doha, capitale del Qatar, dopo l’approvazione di una Dichiarazione Politica indirizzata a impulsare la realizzazione del Piano d’Azione di Doha 2022.
Gli specialisti hanno riferito che la sua implementazione sarà possibile solo se si conterà con la solidarietà internazionale  si applicherà in maniera coordinata e coerente con gli impegni previsti nell’ Agenda 2030, l’Agenda d’Azione  di Addis Abeba, Etiopia, e l’Accordo di Parigi, Francia.
Lo stesso Segretario Generale della ONU, António Guterres, ha commentato nell’incontro che il Programma d’Azione di Doha «ci ricorda che il recupero mondiale dipende dal fatto che i PMA ottengano l’appoggio che necessitano», per cui necessitano investimenti audaci nei sistemi di salute, educazione e protezione sociale.
Nella  sua condizione di  presidente pro-tempore del Gruppo dei  77 più Cina, Cuba ha avuto un’attiva partecipazione all’evento, la cui delegazione era guidata  da Rodrigo Malmierca Díaz, ministro del Commercio Estero e l’Investimento Straniero che, come parte della sua agenda, ha incontrato Csaba Korösi, presidente dell’Assemblea Generale della ONU.
Dopo la ratificazione dell’appoggio reciproco tra l’ufficio dell’alto rappresentante delle Nazioni Unite e la Presidenza del G-77+Cina, le due parti hanno richiamato l’attenzione sulla collaborazione congiunta nei prossimi vertici sull’Acqua obre Agua e gli Obiettivi di Sviluppo  Sostenibile, come nei temi relativi al cambio climatico e i finanziamento  per lo sviluppo.
La Vª Conferenza delle Nazioni Unite sui Paesi  Meno  Sviluppati  (LDC5 la sigla in inglese), che ha contato con la partecipazione di presidenti e ministri di 33 paesi africani e 12 di Asia-Pacifico, Haiti e Cuba, è stata un’opportunità unica pera accelerare lo Sviluppo sostenibile in questi luoghi dov’è più necessaria l’assistenza con l’appoggio  internazionale.
Nel  1971, la comunità internazionale aveva  riconosciuto come Paesi Meno Sviluppati una categoria di nazioni caratterizzate non solo dalla povertà generalizzata, ma anche dalla debolezza strutturale  delle loro risorse  economiche, istituzionali e umane,  aggravate inoltre da svantaggi geografici.
Il  gruppo, formato allora da 25 paesi (il numero ora è aumentato a 46) è stato descritto dalle Nazioni Unite come «il settore più povero  e debole della comunità internazionale», il cui sviluppo economico e sociale rappresenta una grande sfida sia per questi paesi  che per i loro associati nello sviluppo.
Con l’obiettivo di rispondere alle necessità speciali dei paesi meno sviluppati, l’Assemblea Generale ha convocato cinque conferenze: Parigi, 1981; Parigi, 1990; Bruxelles, 2001; Istambul, 2011; e Doha 2003, i cui  risultati restarono plasmati in dichiarazioni e programmi d’azione incamminati alla realizzazione della promessa  dell’ Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. GM- Granma Int.