OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE

(Versione Stenografica - Presidenza della Repubblica)

Stimata primo ministro, onorevole Mia Amor Mottley;

Stimata presidente, onorevole Sandra Prunella Mason;

Distinte autorità barbadensi;

Collaboratori, residenti cubani e amigos barbadensi;

Fratelli dei Caraibi;

Compatrioti qui presenti:

Siamo riuniti davanti a questo storico monumento eretto in ricordo di 73 persone, tra le quali 24 adolescenti e un bebè in gestazione, vittime innocenti della prima azione di terrorismo contro l’aviazione civile nel nostro emisfero.

I documenti storici riportano che il 6 ottobre del 1976 alle 12.23, nove minuti dopo il decollo dall’aeroporto di Seawell, a 18 000 piedi d’altezza, nella torre di controllo si ascoltò il capitano dell’aereo della Cubana d’Aviazione, Wilfredo Pérez Pérez, gridare: Attenti!

C’era stata un’esplosione nella cabina dei passeggeri dell’aereo. Dopo alcuni minuti di manovre per controllare l’aereo ci fu una seconda esplosione. Il pilota perse il controllo e l’aereo cadde nell’acqua a pochi chilometri davanti a questa spiaggia.

Il 7 ottobre del 1976, l’Istituto d’Aeronautica Civile di Cuba, dopo una lunga e profonda investigazione dei fatti informò ufficialmente che tra i 73 passeggeri morti,57 erano cubani, 11 guyanesi e 5 coreani.

Questo orrendo crimine fu denunciato in innumerevoli occasioni nell’Organizzazione delle Nazioni Unite e nel suo Consiglio di Sicurezza. Senza dubbio, giudici venduti, assoluzioni inesplicabili e condanne non compiute lasciarono nell’impunità gli autori di quest’ abominevole azione di terrorismo.

Il primo agosto del 1998, il Comandante in Capo Fidel Castro Ruz, assistendo come parte del suo giro per i Caraibi alla scoperta di questo monumento alle vittime del sabotaggio all’aereo DC-8 della Cubana de Aviación, sentenziò:«Quello che non potranno mai immaginare coloro che commettono gravi crimini contro i popoli, dall’ubriachezza della loro impunità e nel carattere effimero del loro potere, è che la verità si apre sempre il passo, presto o tardi».

Il popolo di Cuba non dimentica coloro che furono crudelmente immolati in Barbados, resi immortali in questo monumento nelle vicinanze della baia di Paynes.

Un giorno come oggi, rendendo omaggio ai martiri di Barbados, ratifico la più ferma condanna di Cuba al terrorismo del quale siamo stati vittime, includendo il terrorismo di Stato, e condanniamo l’indignante, arbitraria e ingiustificata inclusione del nostro paese nella spuria lista degli Stati patrocinatori del terrorismo.

Oggi ci accompagna uno dei cubani che furono privati ingiustamente dei loro amati familiari, Carlos Alberto Cremata, per noi Tin.

Quel bambino, privato del suo indimenticabile compagno di giochi, il suo miglior maestro, la sua guida, ha canalizzato il suo profondo dolore verso l’arte ed ha creato una compagnia di teatro ispirata all’amore. 

Non ha alimentato l’odio, non ha giurato vendetta, non ha chiesto occhio per occhio.

Il suo progetto, la prestigiosa Colmenita, autentica scuola cubana

d’arte e di sentimento, dove tutti i padri cubani vogliono tenere i loro figli, è ispirata a una sentenza scritta da José Martí nella sua rivista per bambini La Edad de Oro:

Dice Martí: «Avere talento è avere un cuore buono; chi ha buon cuore è chi tiene talento. Tutti i furbi sono tonti . I buni sono quelli che alla lunga guadagnano».

Se siamo qui oggi assieme al giovane che fu quel bambino, rendendo omaggio a suo padre e alle altre vittime di un crimine tanto disprezzabile, è perché i buoni alla lunga vincono. Cuba ha salvato l’amore dalle grinfie dell’odio!

Ma, attenzione! Cuba nemmeno dimentica. Denunciamo, in questa tribuna che si apre alla nostra denuncia che lo stesso odio di quelli che garantirono l’impunità ai terrorista. muove coloro che con un’inaccettabile offesa alle vittime continuano a provocare dolore a Cuba, ponendo il suo nome in un spuria lista di patrocinatori del terrorismo.

Questo luogo, questo memoriale confermano che Cuba può stare solo nella lista, se esistesse, delle vittime del terrorismo.

Chiedo in un momento questo ai cubani presenti d’esclamare i versi di Bonifacio Byrne:

“Se strappata in minuscoli pezzi

sarà ridotta la mia bandiera un giorno…

i nostri morti alzando le braccia

la sapranno difendere tuttavia!”

Gloria ai nostri eroi e martiri! (Esclamazione di : Gloria!)

(Applausi/ GM – Granma Int.)