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Gastone Sozzi ucciso a 25 anni nelle carceri di Perugia, luogo dove ora si nota una targa ricordo del delitto, aderì al Partito Comunista Italiano nel 1921 e fece parte dei gruppi Guardie Rosse che contrastavano le brigate squadriste  di Mussolini.  Conobbe Gramsci e studiò in Russia nell’accademia  «Tolmaciov» di Leningrado ; si sposò con Norma Balelli ed ebbe con lei un figlio  che non conobbe mai. Fu detenuto con Palmiro Togliatti e il 4 dicembre del 1927 fu arrestato e rinchiuso nel carcere di Perugia, accusato di cospirazione contro il fascismo.
Per fargli denunciare i nomi dei compagni che facevano propaganda comunista  mandarono da Roma due figuri della polizia politica,  che lo torturarono  e lo uccisero. La sua morte fu rubricata come “suicido mediante impiccagione” ma non fu permessa l’autopsia di conferma della morte.
Julio Antonio Mella denunciò la sua uccisione.
A Gastone Sozzi furono intitolate durante la guerra di Spagna una Brigata  del famoso Quinto Reggimento  organizzato da Vittorio Vidali.
In Italia, a Perugia, questo delitto  era stato tralasciato. Grazie alle investigazioni di Froilan Gonzales e Adys Cupull, con il forte apporto di Sergio, è stata ricostruita la storia  dell’omicidio di Gastone.
Il figlio Sergio, che non conobbe mai il padre, era un grande amico di Cuba.
Era venuto a L’Avana nel 2005 con Serena Bartolucci, presidente di Asicuba - medaglia dell’Amicizia del Icap  che ha collaborato alle investigazioni sulla fine di Gastone -  per consegnare tutti i documenti  sul padre, sulla sua vita rivoluzionaria e sulla sua morte, al Museo della Rivoluzione.
Sergio Sozzi  è morto ieri 22 novembre, lasciando un grande vuoto in tutti coloro che lo hanno conosciuto.  Porgiamo le più sentite condoglianze alla famiglia e agli amici.