Il presidente dell’Istituto degli Studi per lo Sviluppo e la Pace (Indepaz), Camilo González Posso, ha valutato che a cinque anni dalla firma dell’Accordo di Pace tra il Governo della Colombia e le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia- Esercito del Popolo (FARC-EP), il paese affronta una situazione critica con la sua implementazione, e i passi avanti non superano il 20 %.
In un’intervista con Telesur, ha dichiarato che il Governo del presidente Iván Duque e il suo partito ravvivano «dinamiche di guerra e discorsi di odio senza la conoscenza della legittimità degli accordi».
Poi ha allertato che nel paese avvengono azioni violente con il sistematico assassinio dei leaders sociali, massacri e l’incremento di gruppi paramilitari, tra l’altro.
In accordo con Indepaz, dall’inizio del processo d’abbandono delle armi sono stati assassinati 286 ex combattenti delle FARC-EP che ritornavano alla vita civile. Inoltre sino al 21 settembre di questo 2021 si registrano 72 massacri con 258 morti.
Ugualmente ci sono gravi contrattempi nella riforma rurale integrale e per l’accesso alle terre dei contadini poveri e delle comunità indigene, oltre a insufficienti passi avanti nella creazione di infrastrutture che aiutino a migliorare le condizioni di vita della popolazione rurale. ( GM- Granma Int.)