OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE
Díaz-Canel nella CELAC. Foto: Alejandro Azcuy

Caro presidente Andrés Manuel López Obrador:
Stimati capi di Stato e di Governo dell’America Latina e dei Caraibi:
Distinti Capi delle delegazioni e invitati, amici tutti: grazie fratelli.
Le mie prime parole in questo storico Vertice possono essere solamente quelle di un forte ringraziamento al popolo messicano e in maniera speciale al presidente Andrés Manuel López Obrador, per la sua profonda amicizia e solidarietà con Cuba; ugualmente i Governi e i popoli qui rappresentati che ci hanno espresso il loro appoggio e hanno compreso immediatamente la natura dell’opportunista campagna di discredito finanziata con fondi federali statunitensi, che pretende ancora di minacciare la stabilità e la sovranità del mio paese.
Riaffermo qui che il popolo e il Governo cubani difenderanno lo Stato Socialista di Diritto e Giustizia Sociale, “Con tutti e per il bene di tutti” come voleva José Martí.
Approfitto dell’occasione per ringraziare per il sostegno ricevuto per l’eliminazione del blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti contro Cuba, indurito in maniera deliberata e opportunista in condizioni di pandemia, nonostante le condanne di decenni espresse dalla schiacciante maggioranza della comunità internazionale.
Questa politica criminale e immorale è una violazione assoluta, evidente e sistematica dei diritti umani del popolo cubano,imposta dallo stesso Governo statunitense che minaccia, aggredisce e applica misure coercitive unilaterali contro altri paesi della regione.
Il suo interventismo e le scatenate pretese imperiali di rilanciare la Dottrina Monroe per impedire lo sviluppo sovrano delle nostre nazioni, sono un’altra violazione flagrante dei propositi e dei principi della Carta delle Nazioni Unite, del Diritto Internazionale e dei postulati del Proclama dell’America Latina e dei Caraibi come Zona di Pace.
Di forte al crescenti tentativi di dividerci è urgente promuovere la solidarietà e la cooperazione, per consolidare la nostra forza maggiore: «L’unità nella diversità», concetto e proposito per il quale il nostro Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz ha lavorato  instancabilmente nei vicini ma già storici giorni nei quali si fondò la CELAC in questa terra amata.
Sopportando il peso del maltrattamento economico e degli enormi limiti che c’impongono, Cuba è riuscita ad avanzare, dimostrando la solidità del suo sistema di salute pubblica e la capacità di continuare a cooperare con altri paesi.
Ci riempie d’orgoglio aver creato tre vaccinazioni e 2 candidati a vaccino negli ultimi mesi come risultato dell’abnegazione dei nostri scienziati e del robusto sistema di scienza e innovazione tecnologica creato e stimolato dal Comandante in Capo Fidel Castro Ruz. Considerate questi successi come li consideriamo noi, una conquista latinoamericana e caraibica.
Oggi vogliamo reiterare qui la volontà di lavorare nella cornice della CELAC in accordi di somministrazione e produzione dei vaccini per i paesi interessati come modesto contributo nell’obiettivo di ottenere una pronta immunizzazione universale nella regione.

DISTINTI COLLEGHI:

Il Vertice dell’Unità, realizzato in questa bella terra nel 2010, aveva materializzato i desideri dell’integrazione genuinamente latinoamericana e Caraibica dei nostri processi.  
La fondazione della CELAC ha rivendicato più di due secoli di lotte e speranze ed è stata un alto momento per la storia di Nuestra América. Fidel la definì il fatto istituzionale più trascendente dell’emisfero nell’ultimo secolo.
Dieci anni dopo continuiamo a costruirla e consolidarla con l’obiettivo di recuperarci dai devastanti effetti di una pandemia che ha esacerbato la multidimensionale crisi che già colpiva il mondo,
Riducendo le enormi brecce che ci rendono la regione più disuguale del pianeta e avanzare nel benessere dei nostri popoli.
Appoggiamo il dialogo rispettoso e senza intromissioni esterne che realizza la Repubblica Bolivariana del Venezuela in Messico e denunciamo il regime punitivo ingiusto al quale è sottoposto il suo popolo per le pressioni imperiali.
Condanniamo le sanzioni imposte contro la Repubblica del Nicaragua e l’ingerenza nei temi interni di questa fraterna nazione.
Ratifichiamo il diritto dei paesi fratelli dei Caraibi di ricevere un trattamento giusto speciale e differenziato; e accompagniamo i loro reclami di riparazione per i danni del colonialismo e la schiavitù.
Uno sforzo speciale lo domanda oggi il popolo di Haiti, ch necessita tanto la nostra solidarietà.
Cuba mantiene il suo impegno con la ricerca della pace in Colombia.
Reiteriamo il nostro assoluto appoggio all’Argentina nella sua domanda di sovranità sulle Isole Malvine, Georgia del Sud e Sandwich del Sud; e riaffermiamo l’impegno inequivocabile con la libera determinazione e l’indipendenza del fraterno popolo di Puerto Rico.

DISTINTI COLLEGHI:

È urgente rivitalizzare la CELAC, per avanzare verso un recupero   inclusivo e giusto che ci rinforzi come regione e contribuisca al benessere delle nostre nazioni.
È urgente rinforzare questo meccanismo unico, che ci permette di dialogare come un gruppo di nazioni con necessità e interessi simili.
Non ci facciamo sfuggire l’opportunità di continuare a fare storia.
Molte grazie. •