OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE
Il 235º anniversario della nascita di Simón Bolívar e il 64º di Hugo Chávez Frías sono stati commemorati a Cuba. Photo: Granma

Caracas, Venezuela.– La collina della Caserma della Montagna sembra eretta dalle spalle del popolo umile, in questa capitale.

Nel mitico luogo dell’insorgenza popolare in cui riposa il Comandante Hugo Chávez Frías, si sono incontrate per abbracciarsi Cuba e il Venezuela, commemorando insieme i 67 anni della preziosa vita del leader bolivariano, nato il 28 luglio del 1954.

«Il nostro omaggio a Chávez, la cui opera a favore della giustizia sociale, l’integrazione e la solidarietà, hanno riportato il Bolívar immortale alle terre di Nuestra América», ha pubblicato in Twitter il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, in un gesto evocatore che ha cristallizzato a Caracas una rappresentazione dei cooperanti cubani delle differenti missioni sociali nella fraterna nazione.

la motivazione li ha uniti nel luogo sacro con la gente del vero popolo del Venezuela; uomini e donne , adulti e giovani che sono venuti a rendere omaggio al loro leader.

In rispettoso silenzio, hanno sfilato per la Flor de los Cuatro Elementos (terra, acqua, vento e fuoco), che all’interno della Caserma della Montagna custodisce i resti di Chávez.

Hanno guardato fissamente il sarcofago, dove una donna con il viso, i capelli e il colore di discendente d’indigeni ha collocato un esemplare in miniatura della Costituzione venezuelana, la stessa che ha rivendicato i diritti del popolo, approvata nel referendum promosso dal Comandante bolivariano.

L’omaggio al miglior amico di Cuba si è ripetuto nei 571 Centri di Diagnosi Integrale di Salute, e in ogni punto della geografia di questa nazione dove 22 000 cubani svolgono differenti programmi sociali, nati per l’iniziativa di

Chávez e di Fidel.

È stato un abbraccio simbolico tra popoli, 38 anni dopo che da questa stessa altura del sudovest di Caracas si udì dire da chi era nato a Sabaneta di Barinas «per ora» con forza e certezza tali che resuscità la speranza venezuelana. (GM-Granma Int.)