
Fortunati quelli che hanno cominciato a vedere la luce quel giorno e quelli che lo hanno fatto nei 17 anni trascorsi da allora. Fortunati ora perchè allora erano solo dei non vedenti invisibili nelle nebbie dell’esclusione sociale.
Soffrenti per problema della vista, bisognosi di operazioni oculari per correggere le loro sofferenze, ma con scarsi o inesistenti risorse per pagare questi servizi tanto cari, sembravano condannati a un selvaggio confino degli umili nell’ oscurità del capitalismo.
Loro soffrivano l’emarginazione della cecità neoliberale, la più crudele tra le cecità; erano alla mercè del modello sanitario che vede una merce in ogni persona ammalata e le chiama clienti e non pazienti.
Loro, gli umili, sono stati ignorati in Venezuela, in America Latina e nei Caraibi sino a che Fidel e Chávez hanno portato l’alba ai loro occhi.
I due leader diedero corpo all’idea di creare la missione nata l’8 luglio del 2004. e che ora compie 27 anni di umani e terrestri miracoli.
«Sono sei milioni di fratelli e sorelle ch evedono di nuovo la luce grazie ai comandanti Fidel e Chávez – ha pubblicato in Twitter il presidente Nicolás Maduro, in occasione dell’anniversario–.
Questa è l’essenza Rivoluzionaria!, l’umanismo e i valori profondamente cristiani».
Come un raggio di generosità martiana e bolivariana, la Missione Milagro ha ridato la vista a 6 500 000 persone in 34 paesi, compresi Stati Uniti, Italia e Portogallo.
Il programma, con 49 centri oftalmologici e 82 posizioni chirurgiche nelle nazioni dell’America Latina e dei Caraibi, ha trattato 12 tipi di patologie oculari nei pazienti ed ha distribuito più di 36 000 000 lenti correttive. ( GM – Granma Int.)