OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE
María Zajárova. Foto: Sputnik news

La portavoce del Ministero dei Temi Esteri della Russia, María Zajárova, ha definito bugiarde le dichiarazioni dell’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico nord (NATO, che il suo paese nega d’intavolare un dialogo.

In un incontro con la stampa ha sostenuto che le affermazioni del segretario generale di questo blocco, Jens Stoltenberg, «non sono vere, sono menzogne».

Prensa Latina ha riportato che la Zajárova ha spiegato che Mosca era daccordo per partecipare a una conversazione sensata «senza entrare in una storia di relazioni pubbliche politicizzate, per le quale i nostri soci occidentali sono tanto famosi.

Poi ha assicurato che si era proposto di stabilire un dialogo su temi ampi tra esperti, con la partecipazione di militari, avvertendo che queste proposte sono sul tavolo del signor Stoltenberg», che ha detto mercoledì scorso che «l’alleanza lamenta che non ci sia stata una sola riunione del Consiglio Russia-NATO dall’estate del 2019, perchè secondo lui, la parte russa non ha accettato l’invito.

María Zajárova, ha detto che il suo paese considererà l’attuale atteggiamento di confronto della Nato nella sua politica estera e la pianificazione militare.

Il risultato della recente riunione dei cancellieri dei paesi della NATO non ha portato soprese, ma:« ancora una volta l’incapacità di dare un senso all’esistenza futura dell’alleanza e di formulare un’ agenda positiva», quando tutto coincide nella necessità di continuare a considerare la Russia come la sfida principale alla sicurezza dell’Occidente.

«Nè la pandemia, nè l’infodemia, nè il terrorismo internazionale, nè i problemi migratori, nè fenomeni di crisi economica e finanziaria nei suoi Stati: l’Alleanza non ha presentato proprio niente», ha indicato la portavoce.

Secondo lei la NATO continua a giustificare un aumento del finanziamento per le sue azioni, con il pretesto dell’aggressione di Mosca e ha denunciato che il blocco ha incrementato il suo potenziale militare coma mai prima della Guerra Fredda, soprattutto in quello che chiamano «il loro fianco orientale». (GM-Granma Int.)