
«I rappresentanti di Trump ancora una volta mentono, diffamano e diffondono informazioni false. È una calunnia», ha affermato il Presidente della República, Miguel Díaz-Canel, nel suo account di Twitter, nel quale ha definito di totalmente false le accuse d’ingerenza di Cuba nelle elezioni degli Stati Uniti.
Queste menzogne nate dall’odio e dall’opportunismo, formano parte della guerra sporca contro l’Isola. Carenti di reali argomenti e orfani di idee sane e costruttive, ricorrono alla diffamazione con il fine di diradare qualsiasi contatti positivo tra le due nazioni.
Nel novembre scorso, quando un gruppo di avvocati vicini a Trump aveva parlato per la prima volta di una possibile ingerenza cubana nelle elezioni, il cancelliere cubano Bruno Rodríguez Parrilla aveva respinto le affermazioni definendole «pura calunnia», aggiungendo che in contrasto con la politica statunitense, il paese delle Antille non interferisce nel processo elettorale di altri paesi.
Recentemente, Carlos Fernández de Cossío, direttore generale degli USA nella Cancelleria cubana, ha informato che lo stesso Governo statunitense ha confermato la menzogna di tali dichiarazioni, mentre José Ramón Cabañas, al fronte del Centro delle Investigazioni di Politica Internazionale, ha pubblicato in Twitter il testo di una valutazione della Sicurezza Nazionale statunitense sul tema, che segnala come assai poco probabile che Cuba abbia fomentato attività relazionate con una narrativa anti repubblicana e pro democratica. (GM - Granma Int.)