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La Áñez e i suoi collaboratori che hanno guidato il colpo di Stato nel 2019, sono sotto investigazione per terrorismo, sedizione e cospirazione. Photo: AFP

Il ministro di Giustizia e Trasparenza della Bolivia, Iván Lima, ha chiesto una condanna di 30 anni di carcere per la ex presidente Jeanine Áñez, che si trova in prigione preventiva (per quattro mesi) per presunta sedizione, cospirazione e terrorismo.

Il ministro ha sostenuto a questo proposito che la pena si deve ai «massacri sanguinosi e alle madri restate senza figli a Senkata, Sacaba, Montero e nella zona sud di La Paz», ha informato la televisione Russia Today.

Lima ha indicato che il Governo ha previsto d’attivare «quattro processi per giudizi di responsabilità contro la Áñez e che sicuramente, nelle prossime settimane presenteremo azioni penali per i massacri sanguinari partendo dai passi avanti fatti dal Pubblico Ministero in via ordinaria contro gli attori che non hanno privilegi costituzionali», ha chiarito. (GM-Granma Int.)