
Franco Zunino, coordinatore regionale dell'Anaic in Liguria ha moderato l'incontro presentando gli ospiti Hernando Calvo Ospina giornalista e scrittore colombiano residente inParigi, Fabrizio Chiodo ricercatore presso l'Istituto Finlay in Avana
e il vice presidente nazionale Anaic Marco Papacci, sottolineando l'importante evento
che ha approfondito gli argomenti in tema di sanità pubblica e privata, ricerca biotecnologica , la considerazione solidaristica dei vaccini cubani nei confronti di altri paesi più poveri del terzo mondo.
Ha introdotto il webinar Roberto casella segretario del circolo Granma, che ha posto l'accento sul diverso metodo e risultato nell'affrontare la pandemia da parte di Cuba e Venezuela e da parte dei paesi europei più industrializzati, paesi che, dopo aver depauperato la sanità, e privatizzato scientemente, si sono trovato in serie difficoltà.
Cuba e Venezuela, nonostante un blocco genocida da parte degli Usa, contro Cuba da più di 60 anni e contro il Venezuela da circa 10, hanno potuto affrontare positivamente la pandemia.
Numerose espressioni di partecipazione hanno salutato l'evento.
Al rispetto il Dott. Fabrizio Chiodo ha sottolineato i risultati ottenuti nello sviluppo dei vaccini soprattutto di Soberana1 e Soberana2 nelle loro diverse forme di sperimentazione.
Cuba, ha detto, dimostra come un paese povero e bloccato è capace di fare ricerca e ottenere ottimi risultati. Ha dichiarato che Cuba dimostra che esiste un’alternativa al capitalismo e che Cuba una volta di più esporta medici e non bombe.
Hernando Calvo Ospina ha sottolineato l"aiuto dei cubani in molti paesi nel mondo, tra cui l'Italia durante la fase più acuta della pandemia, e che il Venezuela ha regalato bombole di ossigeno al Brasile.
Infine da parte di Marco Papacci c’è stato l'invito a partecipare alla campagna che realizza la Anaic per appoggiare il sistema sanitario cubano e ad essere solidali con Cuba, il paese che offre solidarietà a chi chiede il suo aiuto.
Ha ricordato la brigata Henry Reeve e i suoi interventi in Africa e in Europa tra i molti altri paesi sperando che le venga assegnato il Premio Nobel per la Pace,perché lo merita. (GM-Granma Int.)