
Giunti alla nomina presidenziale di Joe Biden e la sua vice Kamala Harris, un gruppo di 23 esperti indipendenti delle Nazioni Unite ha manifestato la sua preoccupazione di fronte al clima di tensioni negli Stati Uniti, dopo i disturbi avvenuti nel Capitolio lo scorso 6 gennaio, che hanno lasciato il paese frammentato e pieno di manifestazioni violente.
Prensa Latina ha informato che secondo gli esperti questa azione è stata un tentativo violento e incendiario per annullare i risultati delle elezioni presidenziali del 3 novembre del 2020, nelle quali è stato eletto il politico democratico Joe Biden.

Inoltre hanno richiamato i leaders politici degli USA a ridurre le tensioni e creare unità nel paese ed hanno respinto energicamente l’incitamento alla violenza e all’odio, dentro e fuori da internet, ed hanno invitato, nella loro dichiarazione pubblicata martedì 19, a un impegno rinnovato con il pluralismo pacifico, con lo stato di diritto e la governabilità democratica.
Per via dell’attacco al Capitolio e per i timori di nuove azioni violente per la presa del potere del Presidente eletto, si nota un numeroso spiegamento militare a Washington D.C. e in molti edifici governativi nelle 50 capitali degli Stati dell’Unione, si legge nel sito della ONU.
Il presidente uscente Donald Trump, ora deve affrontare il suo secondo processo politico per la responsabilità d’incitare i disturbi nel Capitolio, che hanno lasciato un saldo di cinque morti.
Inoltre diverse piattaforme delle reti sociali, includendo Facebook e Twitter, hanno deciso di chiudere o limitare gli account controllati e usati da Trump, con il fine di evitare la propagazione dei suo messaggi ( GM – Granma Int.)





