
«Abbiamo obbedito alla nostra Costituzione, abbiamo una nuova Assemblea Nazionale dopo cinque anni. Il popolo ha deciso», ha affermato il presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Nicolás Maduro.
Alla chiusura di questa edizione sono stati resi noti i risultati delle elezioni parlamentari per le quali erano in lista più di 14000 candidati di un centinaio di organizzazioni. Il chavismo, con la rappresentazione del Gran Polo Patriottico, ha conquistato la maggioranza degli scanni.
In Venezuela erano installati 29 622 seggi in 14 221 centri per le votazioni distribuiti in 87 circoscrizioni a livello nazionale, e si sono mantenuti attivi sino alle diciannove di domenica 6, per decisione del Consiglio Nazionale Elettorale che ha esteso di un’ora la possibilità di votare, misura salutata da tutti i partecipanti alle votazioni, includendo l’opposizione.
Il cancelliere venezuelano Jorge Arreaza ha detto che la democrazia del suo paese «è la più esaminata del mondo, e senza dubbi, non c’è nulla da temere», ha detto in una giornata che è trascorsa con tranquillità nonostante i richiami del settore estremista dell’opposizione a non votare.
L’intellettuale argentino Atilio Borón ha affermato: «Speriamo che i governi che si dicono progressisti dell’America Latina riconoscano la legittimità di questa elezione e suoi risultati e pongano fine ai loro attacchi contro il Venezuela, obbedendo ai mandati di Trump e dei suoi pistoleri». ( GM – Granma Int.)