
Il 31 maggio nella città di Milano è stato realizzato un murale come gesto di ringraziamento per la brigata Henry Reeve, i cui medici in questi mesi hanno dato un contributo determinante nella lotta contro l’epidemia che ha visto la regione Lombardia come una delle più colpite.
L’ appoggio del governo rivoluzionario di Cuba, reso concreto con l’invio di personale medico nel momento in cui gli altri paesi europei dimostravano la loro incompetenza e indifferenza, dimostra l’efficacia di una politica che ha posto al primo posto la protezione della salute e l’intervento concreto e solidale in questa situazione d’emergenza pandemica mondiale.
La frase "Medici e non bombe" si riferisce a un discorso pronunciato dal Comandante in Capo Fidel Castro a Buenos Aires nel 2003, ed è l’espressione della solidarietà concreta dimostrata da Cuba, marcando la differenza con le politiche imperialiste, sia statunitensi che europee, che al contrario hanno sempre centrato il loro intervento internazionale sulla guerra e la repressione.
Si chiede alla regione Lombardia di prendere posizione contro il blocco imposto dagli Stati Uniti e dai loro alleati, oggi più che mai ingiustificato e perchè si assegni il Nobel della Pace ai medici della Brigata Henry Reeve, una campagna internazionale promossa dal Comitato per la Pace e la Giustizia dei Popoli di Cuba guidata da Graciela Ramírez, e in Italia da Luciano Vasapollo e Rita Martufi, della Rete degli Intellettuali in difesa dell’Umanità.
I nostri ringraziamenti ai medici e al Governo di Cuba per l’appoggio che ci hanno prestato nella fase più critica dell’emergenza e per dimostrare le possibilità e l’efficacia di un modello alternativo al sistema capitalista vigente.
Rete dei Comunisti /Organizzazione Giovanile Noi Restiamo/Organizzazione studentesca OSA/GM – Granma Int.)