
Il leader dei parlamentari del Partito dei Lavoratori (PT) del Brasile, Paulo Pimenta, ha affermato che il suo popolo si scusa con quello di Cuba pr le inammissibili inopportune e aggressive dichiarazioni del presidente Jair Bolsonaro nelle Nazioni Unite.
«Prima di tutto voglio chiedere scusa in nome del mio popolo a quello di Cuba per le aggressioni gratuite, senza moderazione, pronunciate in maniera inaccettabile e inadeguata dal presidente Jair Bolsonaro nell’apertura dei dibattiti delle Nazioni Unite la mattina di martedì 24», ha dichiarato Pimenta a Prensa Latina.
Poi ha segnalato che: «disgraziatamente il mondo ha visto quello che stiamo vivendo noi brasiliani : un presidente autoritario, che rivela un profondo disprezzo per Nuestra America, per i nostri popoli e non prova vergogna nel dire o dichiarare d’essere un alleato senza condizioni degli Stati Uniti e si comporta come un lacchè degli interessi nordamericani».
Il parlamentare ha denunciato che il mandatario d’estrema destra ha fatto un discorso nell’apertura della 74ª sessione dell’Assemblea delle Nazioni Unite a Nuova York, che «fa vergognare il popolo brasiliano e la diplomazia internazionale».
Inoltre ha insistito che «il popolo cubano è un popolo amico del Brasile, Cuba è una nazione amica del Brasile, e la maggioranz della nostra popolazione ha un profondo ispeto e molta stima e simao amolto grati pe i lavro svolto qui dai medici cubani».
Pimenta ha penosamente reiterato che i discorsi di Bolsonaro sono parole che fanno vergognare e «ci piacerebbe con tutto il cuore che il popolo cubano ricevesse le nostre più sincere scuse per la situazione così sgradevole e grave provocata da questo soggetto».
«Il popolo brasiliano si pente profondamente d’aver eletto Bolsonaro», ha segnalato ancora Pimenta. (Prensa Latina/ GM – Granma Int.)