
Il cancelliere di Cuba, Bruno Rodríguez, ha annunciato nel suo account uffciale nella rete sociale Twitter l’inizio delle votazioni delle missioni all’estero per la ratificazione della nuova Costituzione
Il processo di votazione che è terminato la mattina del 17 febbraio, «si è svolto con successo». La nuova Carta Magna «garantisce, protegge e difende il futuro di Cuba rivoluzionaria e socialista e la felicità dei cubani, ha segnalato Rodríguez.
In accordo con i dati offerti dalla Commissione Elettorale Nazionale (CEN), più di otto milioni di cubani in tutti gli angoli del mondo sono convocati alle urne per votare per la nuova Carta Magna, che è formata da 229 articoli, 11 titoli, due disposizioni speciali, 13 transitorie e due finali.
Alle sette di mattina i collaboratori cubani hanno iniziato le votazioni nella Repubblica Bolivariana del Venezuela. Inoltre i membri della missione diplomatica cubana in questo paese hanno esercitato il loro diritto al voto con un messaggio del Sì per la nuova Costituzione.

Si sper che circa 22300 collaboratori cubani si pronuncino nel Referendum Costituzionale per la nuova Carta Magna dove circa 2600 membri dei 698 seggi elettorali ubicati in 331 municipi dei 24 Stati venezuelani garantiranno tutti i passi previsti dalla CEN prima, durante e dopo la votazione.
La cancelleria ha informato che anche i collaboratori della Brigata Medica Cubana in Algeria hanno votato.
L’Ambasciata cubana in questo paese ha posto una serie di fotografie in Facebook con il testo «è cominciato il Sì per Cuba dall’amata terra algerina.
Era l’alba a Kerzaz e già erano pronti con i loro Camici Bianchi, gli Antonio e le Mariane dei nostri tempi. Loro sono Più che Medici, e oggi non si dirigono a vedere i pazienti (…) oggi hanno cominciato un incontro con e per la Patria.
I primi cubani a dare il Si per Cuba, perchè siamo continuità e tutti insieme faremo Cuba, facciamo Rivoluzione e molto di più.
Un altro seggio elettorale fuori Cuba che ha riportato la votazione anticipata è stato installato nella Repubblica Popolare Democratica della Corea.
Diplomatici, studenti e lavoratori di entità di Cuba presenti in Cina sono andati a votare dalle 7 di mattina nei seggi stabiliti nell’ambasciata cubana a Pechino e nei consolati di Shanghái e Guangzhou.
Ugualmente, il personale diplomatico cubano in Vietnam, lavoratori, studenti, personale giornalistico e membri delle ambasciate cubane accreditate in India, ad Harare, capitale dello Zimbabwe, Mozambico, Sudafrica, e nel Libano hanno esercitato il loro diritto al voto della nuova Costituzione.
Nel Regno Unito, l’ambasciata di Cuba è stata sede dell’esercizio di diritto al voto, la mattina presto, dei cubani residenti in questo paese.
“Orgogliosi di contare con le più giovani generazioni. Mostra che in Cuba siamo continuità”, ha scritto la cancelleria in Twitter.
A Varsavia, in Polonia, hanno votato per Fidel e per la dignità di Cuba in questa occasione e per la prima volta, il giovane David Lobaina Montero, come gli studenti che frequentano l’Università di Cracovia, ha informato l’ambasciata di Cuba in Polonia attraverso la rete sociale Facebook.
Una decina di Ambasciate cubane hanno riportato attraverso le reti sociali che lo sviluppo delle votazioni è stato in maniera naturale e tranquilla.
Dal suo account in Twitter la Cancelleria di Cuba <https://twitter.com/CubaMINREX> ha seguito lo svolgimento della giornata di questo 16 febbraio, replicando le pubblicazioni realizzate per i cubani che partecipano al processo elettorale nel mondo.
La CNE di Cuba ha approvato l’installazione di 122 seggi speciali all’estero.
Il 24 febbraio si produrrà la votazione nel territorio nazionale in un referendum popolare che vuole approvare la nuova Costituzione della Repubblica di Cuba.
QUELLO CHE DICE LA LEGGE
I requisiti per votare secondo le leggi vigenti (Legge Elettorale No.
72 / 1992), e coloro che hanno diritto al voto sono:
-I residenti nel territorio nazionale per più di due anni, maggiori di 16 anni e con piene capacità giuridica, cioè che non hanno ricevuto sanzioni da un tribunale con perdita dei diritti politici.
-I cittadini (iscritti d’ufficio, ossia senza precedente consultazione con la persona ) che compiono 16 anni e ricevono un’ubicazione elettorale per esercitare il diritto al voto in un seggio vicino al domicilio di residenza, anche se non hanno l’indirizzo permanente in questa casa.
-ARTICOLO 164. In accordo con quanto disposto nel Titolo II di questa Legge, si designano la Commissione Elettorale Nazionale, le Commissioni Elettorali Provinciali, Municipali, di Circoscrizione e le Speciali.
La Commissione Elettorale Nazionale, in coordinamento con il Ministero delle Relazioni Estere, dispone il necessario per garantire l’esercizio del voto per gli elettori che si trovano fuori dal territorio nazionale il giorno in cu si realizza il Referendum.
-ARTICOLO 165. Le Commissioni Elettorali, di Circoscrizione designano i membri di ogni Seggio Elettorale. Il Ministero delle Relazioni Estere determina chi designa i membri di ogni Seggio all’estero. I locali in cui si trovano i Seggi Elettorali fuori dal territorio nazionale, li decidono i capi delle rispettive missioni. (GM – Granma Int.)